Il presidente della regione Bardi annuncia: “a breve piattaforma Poste-Regione per prenotare i vaccini”
Nel giorno dello “shock” per l’inchiesta dei Nas sull’epidemia colposa con 22 morti per Covid, all’inizio della seconda ondata, in due case di riposo, a Marsicovetere e Brienza, la Basilicata fa registrare un netto aumento di ricoverati e la consapevolezza di essere nel pieno della terza fase della pandemia. Nel weekend appena trascorso sono stati centottanta dei 1.880 tamponi esaminati nelle ultime 48 ore i casi positivi: sono 169 quelli che appartengono a residenti in regione. Si sono registrati anche altri due decessi, con il totale delle vittime lucane salito a 367. Ma il dato più significativo del bollettino riguarda sicuramente l’aumento – da 107 a 124 – del numero dei ricoverati negli ospedali di Potenza e di Matera, dove sono 13 le persone in terapia intensiva. Insomma numeri in aumento che non fanno certo ben sperare per una eventuale diminuzione dei casi di Covid-19 in regione.
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La speranza, anche per i lucani, è tutta nei vaccini: il governatore Vito Bardi, ha annunciato che entro pochissimi giorni anche in Basilicata sarà operativa la piattaforma di Regione e Poste Italiane per la prenotazione vaccinale. “Il cambio di passo c’è e si vede. Con il nuovo Governo si punta tutto sulla campagna vaccinale e sulla velocità. Ho apprezzato che anche il Ministro della Salute Roberto Speranza abbia voluto coinvolgere un network così capillare sul territorio come quello di Poste italiane, che gode anche della fiducia della popolazione.
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Posso già annunciare che entro pochissimi giorni anche in Basilicata sarà operativa la piattaforma di Regione e Poste Italiane per la prenotazione vaccinale. Siamo agli ultimi accorgimenti finali e poi saremo probabilmente pronti anche prima dell’emanazione della circolare ministeriale. Sulla velocità e la penetrazione della campagna vaccinale si gioca non solo la stagione estiva, ma il futuro sanitario, produttivo e sociale della nostra Regione. In Basilicata siamo pronti a ogni tipo di sforzo per proteggere la nostra popolazione, in primis i soggetti più anziani e quindi più a rischio”.