Fernando Scattone: “Con l’assessore Merra si è deciso un tavolo Regione, Provincia e Comune”
Una tra le opere incompiute più costose della regione Basilicata si trova a ridosso della strada statale 658 Potenza-Melfi. Un percorso di programmazione iniziato alla fine degli anni ’80 con i lavori di costruzione della strada di collegamento diga Acerenza – Forenza, completati per il 45,24 per cento, con un quadro economico di oltre 3 milioni di euro. “Tale tratto viario”, precisava nel 2012 la provincia di Potenza, “è tuttora mancante di pavimentazione stradale, nonché di alcune opere non eseguite nell’ambito dell’appalto originario dei lavori a causa della intervenuta risoluzione contrattuale nell’anno 2007”. Dopo tanti anni i lavori non sono ancora conclusi. Circa 3 anni fa, nel febbraio 2018 il comune di Acerenza, insieme alla Provincia di Potenza, dopo una lunga fase di sospensione, aveva annunciato la ripresa dei lavori di costruzione della strada di collegamento il cui progetto risale al 2006. Lavori su un secondo lotto, finanziati per un importo di 11.200.000,00 euro.
{module bannerInArticleGoogle}
Lotto che ha origine dalla strada comunale Rapollina (Acerenza-Pietragalla) e si sviluppa lungo il versante sinistro del fiume Bradano, sino alla intersezione con la Sp. 6 “Appula”, in un tratto oggi dismesso, all’altezza del Km 40+900 in prossimità del “Casotto il Maglio”, per una lunghezza complessiva di 3,5 km. Nell’immediatezza, il comune di Acerenza precisava, che, attraverso la delibera CIPE n. 3333 del 28 febbraio 2018, si ponevano le basi per il completamento di una infrastruttura strategica per l’Alto Bardano, e per i tanti comuni limitrofi che, una volta completata, avrebbe permesso di immettersi in poco tempo sulla strada Potenza-Melfi. Una delibera, quella del CIPE, attraverso la quale la Regione Basilicata, con il sostegno delle aree interne, autorizzò un’ulteriore finanziamento di 6.500.000, necessari a garantire la nuova gara di appalto, dei lavori di costruzione e completamento del secondo lotto strada diga di Acerenza-Forenza – Potenza- Melfi e che si aggiungevano ai 13.000.000 pare fermi in bilancio regionale da alcuni anni a seguito della rescissione contrattuale della ditta esecutrice dei lavori.
{module bannerInArticleGoogle}
Nell’attualità i lavori del secondo lotto fermi pur finanziati con il mancato mancato rispetto del cronoprogramma in merito all’espletamento della gara da parte della Provincia di Potenza sul primo lotto. Il Sindaco di Acerenza nei giorni scorsi ha scritto all’assessore regionale alle infrastrutture per chiedere spiegazioni, poi l’incontro di qualche giorno con quale risultato? “Quello di un rapido – sottolinea Fernando Scattone – sindaco di Acerenza – tavolo congiunto tra enti, Regione, Provincia e Comune. Sul primo lotto, dove non esiste rescissione contrattuale con la ditta e dove permangono 11.200 milioni di euro, l’assessore Merra si è impegnato ad attivare il “collegio consultivo tecnico”, decreto legge 76/2020 c. d. Decreto semplificazioni mentre sul l’altro lotto si impegna a verificare i motivi del mancato rispetto del cronoprogramma della nuova gara da 20 milioni”. Tempi certi di ripresa dei lavori? “Al momento vanno fatte – conclude Fernando Scattone – queste verifiche poi presto ci incontreremo per conoscere esiti delle sollecitazioni alla provincia da parte dell’assessore”.