Il Sindaco Scattone: “stimolare la creatività dei ragazzi per vivere attivamente la vita civica di Acerenza”
Potenziamento dell’educazione civica impartita nelle scuole, il sostegno alle famiglie nel percorso scolastico dei propri figli e il rafforzamento della cultura. Tre obiettivi importanti presenti nel concorso a premi “Acerenza che vorrei” indetto dal comune di Acerenza, in provincia di Potenza. Un progetto per consentire agli studenti di presentare le proprie idee e proposte di buone pratiche di educazione civica che vorrebbero veder realizzate. Gli elaborati possono essere in forma scritta, grafica, musicale, multimediale od ogni altro mezzo e devono essere presentati il 15 maggio di ogni anno presso gli uffici del Comune. Una Commissione composta dal Sindaco, un consigliere di maggioranza, un consigliere di minoranza, il Dirigente scolastico e il referente per l’insegnamento dell’educazione civica valuterà i lavori determinando i vincitori di ciascuna sezione.
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Nell’anno in cui l’educazione civica diventa punto fondamentale per costruire un nuovo modello di società, il Comune di Acerenza sollecita la scuola e i suoi componenti a promuovere idee per rendere concreta delle buone pratiche sociali. Ma l’idea è solo un punto di partenza? Cosa si farà in più? “Uno degli obiettivi di questo concorso – sottolinea Fernando Scattone, sindaco di Acerenza – è quello di stimolare la creatività dei nostri ragazzi avvicinandoli a vivere attivamente la vita civica di Acerenza. In questo modo l’amministrazione avrà anche delle idee e proposte originali da attuare concretamente, provenienti dalla fascia più giovane della società più sensibile ai cambiamenti e bisognosa di risposte”.
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Dopo la selezione delle migliori idee da parte della commissione, qual è sarà il passo successivo? “Verranno decretati i vincitori di entrambe le sezioni (A per la scuola primaria e B per la scuola secondaria di primo grado) conclude Fernando Scattone – ed assegnati i premi consistenti in buoni per l’acquisto di prodotti culturali in una cerimonia di premiazione. Gli elaborati verranno successivamente pubblicati e realizzati concretamente”. Un comune in linea con le indicazioni inviate circa un anno fa dal Ministero dell’Istruzione alle scuole di ogni ordine e grado in cui veniva indicate i percorsi da seguire per il corretto insegnamento dell’educazione civica: Studio della Costituzione, sviluppo sostenibile, cittadinanza digitale. Il concorso promosso dal Comune di Acerenza sembra andare nella giusta direzione: quella che ragazzi e ragazze possano imparare principi come il rispetto dell’altro e dell’ambiente che li circonda, utilizzino linguaggi e comportamenti appropriati quando sono sui social media o navigano in rete.