Il Sindaco Mancini: “ho chiesto alla regione un contributo in attesa che lo Stato sia risposte”
Sono passati due anni dal quel fatidico pomeriggio del 29 gennaio 2019. Alle ore 15,15, a Pomarico, in provincia di Matera una frana, qualcuno dice annunciata, sbriciolò diciotto abitazioni, a circa 100 metri dallo storico corso Vittorio Emanuele, lasciando senza fiato un’intera comunità. Oggi molti sfollati, ben 26 famiglie, 56 soggetti in totale, titolari di case pericolanti e distrutte da quel terribile evento, dallo scorso 14 febbraio non ricevono i soldi per pagare l’affitto (200 euro a persona circa), molti di loro hanno pero il lavoro a causa del covid e molti altri hanno chiuso le proprie attività.
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“Dallo scorso febbraio – sottolinea Francesco Mancini, sindaco di Pomarico, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione- questi cittadini non ricevono più il contributo mensile che lo Stato erogava attraverso lo stato di emergenza e per molti il disagio si è aggravato anche per la situazione economica creata dalla pandemia”. Al momento quali le soluzioni messe in campo dall’amministrazione? “Da subito mi sono attivato – ha precisato Francesco Mancini- inoltrando l’11 febbraio scorso una richiesta alla regione Basilicata – per accompagnare queste persone, per almeno altri sei mesi o fino a quando non percepiranno il contributo per la nuova casa garantito e promesso dallo Stato per chi ha avuto il danno irreparabile dall’evento della frana”.
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Questo contributo richiesto alla regione Basilicata a quanto dovrebbe ammontare? “La somma dovrebbe essere pari all’autonoma sistemazione- ha aggiunto Francesco Mancini – precisamente da quantificare meglio. Ma il criterio è questo”. Ma nell’immediatezza, in attesa che la richiesta notificata alla regione Basilicata, venga approvata, quali sono le soluzioni da mettere in campo? “Come bilancio – ha precisato Francesco Mancini – non abbiamo la capacità di sostenere ben oltre 18 mila euro mensili per sostenere queste famiglie, tenuto presente che la regione ha margini di discrezionalità per decidere se partecipare o meno a questo disagio. Il presidente Bardi, con cui ho avuto un’interlocuzione telefonica, mi ha promesso che si impegnerà per inserire la mia richiesta nel prossimo bilancio che si farà questa settimana o la prossima”.