Spesa complessiva oltre un milione di euro. Interessata una società pugliese
Realizzare un tempio crematorio a Cersosimo, comune in provincia di Potenza, Da giorni nel piccolo comune della Val Sarmento è aperto il dibattito, tra favorevoli e contrari, sulla possibilità di realizzare un tempio crematorio. La sua realizzazione sarebbe il primo in Basilicata dopo che altri comuni lucani hanno rifiutato l’idea: il comune di Montescaglioso, agosto 2019, ultimo il comune di Muro Lucano, solo per citarne alcuni. A marzo scorso, il primo cittadino, di Muro Lucano, Giovanni Setaro ebbe a dire: “Il progetto prenderà vita quando la comunità avrà acquisito la giusta consapevolezza”. Ora l’idea tocca Cersosimo dove il tempio crematorio verrebbe costruito e finanziato da una società pugliese su un’area nei pressi dell’attuale cimitero con il comune che dovrebbe metterlo a disposizione. Spesa complessiva oltre un milione di euro. Un’idea che potrebbe garantire oltre mille cremazioni all’anno con la possibilità di dare lavoro ad oltre 5 giovani portando nelle casse del comune oltre cento mila euro ogni anno. Un dibattito acceso dove le istituzioni del luogo non si sottraggono per formulare delle osservazioni precise. “Per il momento c’è solo l’idea e nessuna delibera di Giunta o Consiglio comunale – chiarisce Domenica Paglia, sindaco di Cersosimo – del resto costruire un tempio crematorio non c’è nulla di male. Sarebbe una novità per tutti in Basilicata. Va detto anche che in soli otto mesi abbiamo presentato 10 progetti che spaziano dalla cultura all’energia verde al composto di qualità”. Molti parlano di inquinamento dell’aria buona che c’è nel suo comune con la costruzione del tempio. Ma la costruzione di un tempio può anche ridurre molte spese che oggi gravano su un comune per la gestione di cimiteri ordinari. Parlo di manutenzione, pulizia e altro. Con un tempio crematorio si potrebbero avere più ricavi e meno spese. Pur potendo avere una piccola tomba dove riporre le ceneri se qualcuno lo vuole. ha pensato anche a questo? “Peccato che non si vive di solo aria, risponde netta Domenica Paglia – battuta a parte un forno crematorio che usa filtri in resina inquina meno di una pizzeria a legna. Ai piccoli comuni servono soldi. Soldi liberi, entrate che possono essere usati senza alcun vincolo. Se qualcuno volesse decidere di restare nel cimitero di Cersosimo, perché no. Siamo gente ospitale”. Argomento complesso ma importante che troverà ancora spazio di riflessione nei prossimi giorni.