“La risposta del Gruppo PD in Regione sulla nomina di Andretta ad amministratore unico di Acquedotto lucano”
“Il “golpe”, come lo ha definito maldestramente l’assessore Cupparo c’è stato ed è stato proprio per mano di coloro che, con indebite pressioni, in un trasversalismo inquinante ed inquietante, si sono adoperati per far prevalere la proposta di coloro i quali oggi detengono il potere a scapito della libera determinazione della base degli azionisti di Aql”. Lo dichiarano i Consiglieri regionali del PD, che continuano: “Con ipocrisia, quasi disincantata, l’assessore Cupparo afferma che l’ing. Andretta abbia ottenuto un consenso trasversale, grazie a Sindaci che non hanno accettato di fare i soldati.
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Ora – affermano i dem – probabilmente nel più classico dei tentativi di scaricare responsabilità, l’assessore davvero pensa che i lucani abbiano l’anello al naso? E soprattutto, pensa davvero che una determinazione contraria al potere regionale voglia dire essere un “golpista”? Quello che sfugge all’assessore Cupparo è il suo profilo istituzionale che dovrebbe evitare confusioni ma ricercare soluzioni unitarie. A ben guardare invece, una prima consultazione con la base sociale di Aql non c’è mai stata. E a ben guardare, il “referendum” su Bardi è stato generato proprio da loro, con l’aiuto di una “disattenta e smemorata” Italia Viva che non perde occasione per strizzare l’occhio al centrodestra.
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Ora, – continuano i consiglieri – l’assessore dovrebbe, anziché fomentare, leggere il dato politico. La stragrande maggioranza dei Sindaci lucani ha dimostrato di essere libera e di porre questioni senza accettare alcun condizionamento. Ed una spaccatura in tal senso implica un lavoro di serio recupero della coesione territoriale. Ci riflettano invece di gioire sull’indubbio peso percentuale della Regione! Di cosa parliamo? Ma davvero, chi ci governa pensa al presunto vincitore e non ai presunti vinti? In questa dialettica ci sarebbe da chiedersi chi ne riveste i panni. Per cui – concludono i dem – caro assessore, il golpe non è stato sventato, ma c’è stato proprio da parte di coloro che dovrebbero garantire unità e non lo fanno, dovrebbe garantire coesione istituzionale e non lo fanno, non dovrebbero inseguire prove muscolari, ma non ne sanno fare a meno. Il dato è come sempre preoccupante”.