Riconoscimenti al lucano Rocco Papaleo, Mett Dillon, Carlo Verdone e Giovanni Allevi
L’edizione 2021, la tredicesima del premio internazionale Basilicata ”Marateale”, svoltasi nella suggestiva location dell’hotel Santavenere di Maratea, si è chiusa con un successo per l’organizzazione e per infaticabile patron Nicola Timpone. Otto lungometraggi internazionali di fiction, documentari, animazioni, legati ai temi ambientali e della sostenibilità hanno arricchito questa edizione, che è stata migliorata nello stile e nei contenuti. Un premio internazionale della cinematografia che ha visto la presenza dalla di Alberto Barbera, direttore della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Nicola Borrelli, direttore generale del MIBACT e Roberto Stabile, presidente della Lucana Film Commission che hanno illustratole prossime e nuove iniziative per una decisa e concreta ripartenza del mondo cinematografico. In particolare il nuovo presidente della Lucana Film Commission, Roberto Stabile, impegnato con la regione Basilicata, per l’approvazione di una legge sul cinema, vero buco nero del settore, ha sottolineato come l’azione del suo ente nei prossimi anni sarà rivolta a tutto il territorio lucano e non solo ai soliti “salotti” cinematografici stabilmente utilizzati: Matera e dintorni.
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Interessanti le masterclass organizzate : da quelle con Maria Pia Ammirati (Direttore RAI fiction) moderata dalla giornalista Barbara Tarricone Hamilton, di Giovanni Veronesi, uno dei più noti registi di commedie italiani, di Teresa Razzauti, la casting director tra le più richieste, che ha curato i casting di numerosi progetti internazionali e italiani come “I Medici” e quella con la presenza dell’attore e regista romano Carlo Verdone che si è intrattenuto in una lezione sulle tecniche di regia e recitazione ricevendo un plauso dai tanti partecipanti. Alla terza giornata a salire sul palco è stato l’attore lauriota Rocco Papaleo giurato nella sezione “Marateale in Short”, che ha ricevuto il premio internazionale Maratea per “aver collocato la Basilicata nel mondo”, celebrando i dieci anni del suo “Basilicata Coast to Coast”. Dopo aver intrattenuto il pubblico con una meritoria lezione sul cinema italiano, battute e ricordi, cinematografici, anche in dialetto lucano, hanno permesso, all’attore lucano, di ricevere un applauso sentito. Spettacolo dinamico, effervescente a tratti spumeggiante con ospiti di rilievo che nelle serate finali di venerdì 30 e sabato 31 luglio. A salire, nella penultima serata, sul palcoscenico è stato il romano Lillo, nome d’arte Pasquale Petroli, attore, umorista, cantante, musicista, fumettista e conduttore italiano. Dopo le sue esilaranti gag, ha parlato delle riprese del nuovo film con il suo compagno di spettacolo, Greg “Gli idoli delle donne “e del suo rapporto con la lettura e la sua amata moglie: “più che leggere vedo i film di Bombolo ma non me ne faccio accorgere da mia moglie. Ho inventato un sistema”. Dopo Lillo, clou della serata per il super ospite, l’attore e regista americano Matt Dillon che vive parte dell’anno a Roma, sua seconda città dopo New York. Prima di ritirare il Premio Marateale 2021, tra le tante domande rivoltegli ha dichiarato: “Ho un progetto qui in Italia, se tutto va bene, ma non posso parlarne adesso, ma spero di lavorare qui, lo vorrei davvero tanto, è un grande sogno”. Gran finale per l’ultima serata, con gli attori Carlo Verdone, Alessio Boni, il musicista Giovanni Allevi, e le cantanti Arianna e Desiré Capaldo. In gran forma Carlo Verdone, con il suo atteggiamento riservato, ha parlato dei suoi inizi cinematografici sotto la direzione di attori famosi, Alberto Sordi, e registi, Corbucci. È dalla sua scatola dei ricordi, fisicamente portata sul palco, ha tratto racconti di vita trascorsi come la rivelazione di essere stato un appassionato di antiche locomotive di cui ricordava anche il numero, la classe e il tipo.
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La prima 1100 del padre con un incidente al primo giorno di guida, i suoi primi amori. Il parterre del parco del Santa Venere, ha potuto ammirare anche un Verdone in versione scrittore: fresco di stampa il suo libro “una carezza della memoria”. Un racconto di vita vissuta rivisitato dopo tanto tempo: dal legame col padre ai momenti preziosi condivisi con i figli Giulia e Paolo, dai primi viaggi alla scoperta del mondo alle trasferte di lavoro, dalle amicizie romane a un delicato amore di gioventù. Platea in visibilio, sul finire, per l’arrivo del pianista di Ascoli Piceno, Giovanni Allevi che ha messo in mostra le sue grandi doti umani e di artista; un premio ben meritato soprattutto per la sua statura internazionale. Da raccontare un particolare sorridente del talentuoso musicista. Al momento della sua esibizione del singolo intitolato “Kiss me again”, per assenza di luce sulla tastiera del pianoforte, Giovanni Allevi ha chiesto di ripetere la sua esibizione perché, a suo dire, non era stata perfetta la prima. Un tocco di umanità che gli è valso un applauso a scena aperta.