Il sindaco Rubino: potrebbe diventare un luogo fisso per dibattere su momenti storici di rilievo
La prima edizione del Festival dell’800 si terrà a Moliterno, dal 28 al 30 agosto prossimo. Prima rassegna storico-culturale con l’obiettivo di porre il borgo valdagrino al centro dell’attenzione di storici, ricercatori, docenti e studiosi della storia del XIX secolo. Un appuntamento storico-culturale che si avvarrà di partner di grandissimo rilievo, quali l’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, l’Associazione Italiana di Public History, l’Associazione Ferdinando Petruccelli della Gattina. Grande soddisfazione da parte del sindaco di Moliterno Antonio Rubino:”La valorizzazione degli studi storici grazie al contributo prezioso della Regione Basilicata, permette di approfondire e valorizzare la conoscenza di figure come quella Ferdinando Petruccelli della Gattina, Giacomo Racioppi, Michele Tedesco che sono stati grandi dell’800 e oggi possono contribuire a rilanciare Moliterno nel panorama culturale nazionale”.
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Una manifestazione che non esclude di diventare un appuntamento estivo fisso all’interno del territorio. “Il Festivaldell’800” – aggiunge Antonio Rubino – certo potrebbe diventare un luogo fisso per dibattere e confrontarsi su momenti storici di rilievo attraverso una forte operazione di identità. Un parco tematico sull’800 che a partire dalla conoscenza storica possa creare opportunità in diversi settori, da quello turistico a quello della crescita culturale e sociale della comunità”. Una iniziativa unica, mai pensata nel territorio che trova anche l’apprezzato del professore Carmine Pinto, direttore dell’istituto per la storia del Risorgimento italiano, professore di storia contemporanea all’Università di Salerno”: “Il Festival promosso dal Comune di Moliterno è una coraggiosa scelta di proporre al pubblico evento e argomenti di forte valenza specialistica, sul terreno scientifico ed intellettuale. Un appuntamento importante per affrontare temi e argomenti coraggiosi, che restituiscono alla storia del Mezzogiorno il suo valore civile e politico nella fase di costruzione dello stato nazionale italiano”.
Sulla stessa linea Marcello Ravveduto, componente comitato direttivo dell’associazione italiana di Public History . “Il festival di Moliterno – precisa Marcello Ravveduto – riteniamo che sia un esempio interessante di una narrazione pubblica di un periodo storico che spesso è visto, dalle nuove generazioni, lontano ma che negli usi pubblici, nel racconto pubblico che viene fatto è sempre molto presente all’interno dei discorsi sull’origine della nazione sulla storia unitaria”.
Si inizia il sabato 28 agosto: dopo i saluti del sindaco di Moliterno Antonio Rubino e la professoressa Patrizia Minardi degli uffici culturali della regione Basilicata, il professore Carmine Pinto prenderà spunto dal suo libro “La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti. 1860-1870” per entrare nel merito delle questioni storiche. Il Festival si concluderà lunedì 30 agosto, in serata, con le letture dall’opera di Petruccelli Della Gattina affidate all’attore Sergio Assisi “storia della rivoluzione di Napoli del 1848”.