Partito da Feltre, dopo 1.500 chilometri sarà collocato sulla tomba del beato giudice Livatino
Tappa lucana del mattone del mondo. Lo speciale testimone della staffetta tra i popoli in nome della pace e della fratellanza ha fatto tappa a Maratea, perla del Tirreno. Un mattone in vetro contenente pugni di terra, proveniente da ben 199 paesi, chiesti ai vari Capi di Stato,(dalla A di Afghanistan alla Z di Zimbawe) dallo scorso 22 agosto, sta attraversando l’Italia scortato da vari ciclo amatori di tutta la penisola.
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Partito dal “Museo dei sogni e della memoria” di Feltre, in provincia di Belluno, dopo essere stato tra le mani di Papa Francesco e di diplomatici di diverse nazioni e arrivato al sud, in Basilicata, a Maratea in arrivo da Agropoli in provincia di Salerno. A consegnarlo nelle mani del Sindaco Daniele Stoppelli sono stati gli amatori del ciclo club di Lauria alla presenza dei rappresentanti della comunità Villa San Francesco, del Cif, Centro italiano Femminile, presente il presidente provinciale Antonella Viceconti, e del centro sportivo italiano che hanno promosso l’iniziativa. “Maratea è orgogliosa – ha sottolinea, visibilmente emozionato, Daniele Stoppelli – di essere una delle tappe di questa importante iniziativa di pace”.
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Dopo una breve cerimonia, il mattone è stato riconsegnato ai ciclo amatori di Lauria che si sono rimessi in viaggio per arrivare a Paola, in provincia di Cosenza, per la tappa successiva. L’ultima tappa è prevista per il prossimo 13 settembre quando il mattone in vetro arriverà a Canicattì, in provincia di Agrigento, dove verrà depositato sulla tomba del giudice Rosario Livatino. Prima però verrà effettuata una breve sosta al chilometro 10 della statale Canicattì – Agrigento, dove ci fu il tragico evento e dove il collaboratore di giustizia Pietro Nava vide e fornì con la sua preziosa testimonianza descrizioni utili per individuare i killer mafiosi che vennero poi arrestati e condannati.