Nominati subito dopo l’insediamento dell’amministrazione Bennardi, hanno reso pubbliche le ragioni delle loro dimissioni
Si inceppa il sistema interno dell’amministrazione comunale di Matera. Dopo le dimissioni dell’assessore Tantone e l’irrisolvibile crisi di maggioranza, altri problemi affliggono l’amministrazione Bennardi, creando così un ennesimo stop forzato alle già accumulate esigenze cittadine. I segretari delle commissioni consiliari, per l’esattezza sette su dieci, hanno infatti firmato e inviato una lettera al Sindaco e alle autorità competenti, annunciando le loro dimissioni a decorrere dal giorno 30 settembre prossimo. I segretari, dopo aver precisato di essere stati nominati subito dopo l’insediamento dell’amministrazione Bennardi, hanno poi così spiegato le ragioni delle loro dimissioni: «A fronte del compito assegnato e svolto fino ad oggi con la massima diligenza anche in orari al di fuori del lavoro ordinario, lamentiamo sostanzialmente il mancato indennizzo delle ore di straordinario». Un ulteriore problema connesso alle dimissioni collettive dei sette segretari consiliari, deriva inoltre dal fatto che: «Provenendo essi da settori diversi da quelli coincidenti con quelli della commissione di cui fanno parte, trovano difficoltà nell’individuare il responsabile che attesti il lavoro straordinario svolto».
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In concreto non solo i segretari non vengono retribuiti da circa un anno, ma non si riuscirebbe neanche a capire a chi ciascuno di essi debba individualmente far riferimento per “reclamare” il riconoscimento delle proprie spettanze lavorative. Da quanto dichiarato, la situazione è aggravata dal fatto che la loro situazione era già nota anche allo stesso Sindaco, ecco perché, concludono: «In assenza di risposte fondate da atti amministrativi da parte dell’ Autorità Competente, annunciamo le nostre dimissioni dall’incarico di segretario di commissione consiliare a decorrere dal 30 settembre 2021».
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Le commissioni consiliari svolgono un ruolo fondamentale nei lavori preliminari che precedono e seguono ogni consiglio comunale ed ogni delibera di giunta, pertanto la loro paralisi inceppa l’intero meccanismo democratico e amministrativo. Sconcerta l’opinione pubblica l’ordine delle priorità che l’amministrazione Bennardi detta, considerato lo staff istituzionale più costoso di sempre, gli svariati fondi investiti nel turismo istituzionale, la particolare attenzione al design comunale e d’altra parte lo scarso interesse verso i diritti di chi lavora, in questo caso proprio per l’amministrazione comunale.