Ultimo atto con l’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria Casola
Programmata l’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria Casola sul tracciato della variante di Brienza destinata a collegare la Tito- Brienza al fondo valle dell’Agri senza attraversare l’abitato. A luglio scorso l’assessore regionale alle infrastrutture Donatella Merra, dopo un sopralluogo sul cantiere del sesto lotto della Tito-Brienza precisò che: “i lavori al momento sono stati eseguiti a regola d’arte e registriamo un avanzamento intorno al 60 per cento. Se si continuerà di questo passo la galleria potrà essere aperta al traffico entro la primavera del 2022”.
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I lavori iniziati a novembre del 2018, con ponti in acciaio, viadotti e opere speciali che attraversano un territorio articolato anche altimetricamente, ha visto a luglio scorso il completamento della perforazione della galleria San Giuliano (lunga complessivamente 915 metri e si sviluppa prevalentemente in terreni appartenenti alla formazione dei conglomerati continentali; la sezione media di scavo è pari a circa 150 mq, con larghezza pari a 15 metri ed altezza pari a 12).Prossima tappale opere di rivestimento e realizzazione del corpo stradale sull’intero tracciato di quattro chilometri che permettono di avvicinarsi alla conclusione dei lavori.
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A ben ricordare la variante realizzata dall’Anas rientra nell’elenco delle infrastrutture strategiche del piano nazionale per il Sud. Un investimento di 126 milioni di euro di cui 96 milioni provenienti dalle royalties e il resto, 30 milioni dai fondi del Fsc 2007-2013. Una storia lunga oltre sei anni quando l’Anas annunciò le attività relative alla realizzazione della “Variante di Brienza”, sesto lotto – primo e secondo stralcio della strada statale 95. Un percorso strategico per il territorio perché collegherà il raccordo autostradale Sicignano-Potenza con l’Autostrada A3.