Tra controlli superficiali e tardivi sono palesi ed evidenti le falle di una misura difesa da Movimento 5 Stelle e Pd
«Percepivano il reddito di cittadinanza senza averne diritto: circa 4.839 posizioni irregolari e un danno economico che ammonta a quasi 20 milioni di euro. Alcuni avevano la Ferrari, la barca, molteplici appartamenti. Addirittura alcuni hanno inventato di avere dei figli a carico. Le irregolarità sono state riscontrate nel 12% dei 38.450 nuclei familiari controllati per un campione di 87.198 persone. Ben 1.338 percettori indebiti del reddito di cittadinanza erano già noti alle forze di polizia per altri motivi e 90 di loro hanno condanne o precedenti per gravi reati di tipo associativo.
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È la sintesi della recente operazione della Guardia di finanza in Campania, Puglia, Abruzzo, Molise e Basilicata», è quanto dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Tommaso Coviello. «Tra controlli superficiali e tardivi sono palesi ed evidenti le falle di una misura difesa da Movimento 5 Stelle e Pd che, ben prima di questa ennesima operazione, premia furbetti e pregiudicati a discapito di onesti cittadini e di dignitosi lavoratori e lavoratrici percettori di un sostegno e in cerca, tra tanti sacrifici, di una occupazione.
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È necessario – prosegue Coviello – aprire una riflessione ed affrontare seriamente la questione del reddito di cittadinanza: ratio, finalità e modalità di erogazione e sono sempre attuali le parole di Giorgia Meloni, non è da Paese civile destinare ad un trentenne disoccupato fino a 780 euro al mese, mentre in caso di invalidità è riconosciuta una pensione di 270 euro e pertanto Fratelli d’Italia torna a chiedere l’abolizione di questa misura a vantaggio di mirate politiche di sostegno destinate – conclude Coviello – ad una platea di reali beneficiari con stringenti controlli e periodiche verifiche della sussistenza dei requisiti».