Previste due manifestazioni programmate per chiedere la delocalizzazione dell’impianto
La tutela del fiume Noce e della salubrità del mare lungo la costa dell’alto tirreno cosentino fino alle coste lucane rischia di rimanere una chimera. Lega Ambiente per la delocalizzazione dell’impianto di San Sago a Tortora in provincia di Cosenza. Il prossimo venerdì, 26 novembre, alle 10:00 in piazza Stella Maris si riunirà il corteo che raggiungerà la foce del fiume Noce insieme con i sindaci dei comuni della Valle del Noce, per sostenere il NO alla sua riapertura. Un impianto che si trova a ridosso del fiume Noce tra la Basilicata e la Calabria e nel suo corso convoglia acque di depurazione.
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Una sua riapertura andrebbe a minacciare un habitat delicato pieno di biodiversità e che, nel contempo, interessa zone turistiche di Maratea e Tortora. Lega Ambiente dichiara che: “vogliamo, che si valuti sempre l’alternativa più ecologica e meno impattante possibile.SI alla sua delocalizzazione in un’altra area, più idonea al tipo di rifiuti trattati”. Una mobilitazione programmata all’indomani dopo la determina dirigenziale del 23 aprile scorso, da parte del dipartimento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata con cui è stato espresso parere favorevole di valutazione di Incidenza, fase di Screening, ai sensi del D.P.R. n. 357/1977, per l’impianto di eliminazione rifiuti pericolosi proposto dalla società Co.Gi.Fe. Ambiente S.r.l.
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Una scelta della Regione Basilicata che pare non abbia ritenuto necessaria l’assoggettabilità dell’impianto alla procedura di valutazione di incidenza appropriata. “Non possiamo restare indifferenti- fanno sapere i responsabili di Lega Ambiente Basilicata- mostrando indolenza anche quando è in gioco la nostra salute e quella dei nostri figli”. La prossima manifestazione sarà quella di Potenza del prossimo 6 dicembre presso la Regione Basilicata sempre alle 11,00. In Lega Ambiente si resta fiduciosi che almeno la Regione Calabria, prima di rilasciare o meno le autorizzazioni necessarie all’eventuale riapertura dell’impianto, proceda a svolgere un’istruttoria completa e più approfondita della Regione Basilicata.