Un’escursione tra tempo, corpo e parola, che coniuga natura e poesia nei versi di “Poësis laus”
Si arricchisce il percorso dedicato al Sentiero del Poeta, realizzato nel fitto bosco dell’osservatorio avifaunistico di Senise che sorge sulla sponda del lago di Monte Cotugno. Il sentiero è stato inaugurato l’anno scorso ed è dedicato principalmente a Nicola Sole, il maggior poeta lucano dell’800 che proprio a Senise ebbe i natali e del quale si celebra il bicentenario della nascita. Ai tronchi dei grandi alberi del sentiero sono appesi versi di varie poesie soliane, pirografate su tavolozze di legno, quasi a suggerire un percorso poetico personale del visitatore che in tal modo unisce l’esperienza della natura a quella della poesia d’autore.
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A godere di questi momenti sono stati nei giorni scorsi un gruppo di camperisti de camper club “Valle d’Itria in movimento” e gli ospiti arrivati dall’Hotel Heraclea di Policoro che oltre a godere dello spettacolo che offre la natura da questa parti, con viste panoramiche sul lago artificiale di Monte Cotugno, hanno pranzato negli stand dell’osservatorio, gustando i prodotti tipici e i piatti locali della Bottega Lucana. I presenti sono stati accolti anche dal sindaco di Senise Giuseppe Castronuovo al quale hanno donato una targa del club. Quello del turismo in camper, infatti, è uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale che si appresta a realizzare un’area attrezzata.
Quanto al percorso di natura e poesia che si snoda nel verde dell’oasi, era intento fin dall’inizio dell’associazione che gestisce l’osservatorio di ampliarne l’offerta. Non solo i magnifici versi del Sole che segnano il sentiero che dal folto del bosco porta fino allo spazio che si apre sulla distesa d’acqua, ma anche poeti contemporanei legati a questa terra ricca di ispirazione. È da qui che partono i versi di Filippo Gazzaneo pubblicati nella raccolta “Poësis laus”, alcuni dei quali sono incisi ora su quelle tavolette che pendono dagli alberi del bosco. Al sentiero del poeta dell’Inno al Mare Jonio si aggiunge la voce di un poeta contemporaneo, che alla sua prima raccolta di poesie affida il compito arduo di dialogare con la poesia stessa, in una riflessione che tocca gli elementi costitutivi dell’atto poetico, vale a dire il tempo, il corpo e la parola.
La parola creatrice, la parola disvelatrice, ma anche la parola dialogante, che crea relazioni e fa parlare il silenzio, quello che si respira tra gli alberi di questo meraviglioso lembo di Basilicata, di questa terra di Senise che sembra gemere e sognare nei versi di Gazzaneo che, scavando nei solchi del mondo sommerso, tra le terre coperte dalle acque del Sinni, trova anche la potenza del dialetto. Ma di questo parleremo un’altra volta. Per ora godiamoci un’escursione lungo il sentiero che mescola la poesia dell’uomo a quella del creato.