Sulla vicenda incalzano la Cgil Basilicata, con Summa e la Fp Cgil Potenza, con Scarano
Dopo tanto parlare e con numerose polemiche è arrivata la rimozione di Antonio Tisci da direttore generale dell’Arpab, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente. L’incarico a Tisci è stato revocato, dopo che era stato sospeso dalle funzioni e lo stesso Tisci entro 15 giorni dalla sospensione aveva facoltà di presentare, come previsto dalla normativa, le sue eventuali controdeduzioni. Adesso però con un decreto a firma del presidente della Regione, Vito Bardi, con il provvedimento che avrà efficacia molto probabilmente a partire da martedì prossimo 8 marzo, è arrivata la definitiva rimozione dall’incarico.
Sulla vicenda incalzano la Cgil Basilicata, con Summa e la Fp Cgil Potenza, con Scarano, che considerano chiusa una brutta pagina su quanto accaduto e sulla stessa agenzia. “Finalmente sciolta la riserva sulla revoca dell’incarico al direttore generale dell’Arpab, Antonio Tisci. Lo avevamo chiesto e sostenuto: la revoca dell’incarico era l’unico epilogo possibile di una vicenda inaccettabile, nella quale si è materializzata tutta l’inadeguatezza nell’esercizio di un ruolo istituzionale, evidentemente rivestito in modo improprio”. Così i segretari generali della Cgil Basilicata e della Fp Cgil di Potenza, Angelo Summa e Giuliana Scarano, sul caso Tisci. Il dg era stato rimosso temporaneamente dall’incarico a seguito di una denuncia dei carabinieri Nas che lo avevano sorpreso a lavoro negli uffici dell’agenzia nonostante fosse positivo al Covid, contravvenendo alle disposizioni del governo.
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“Chiusa questa brutta pagina – continuano Summa e Scarano – chiediamo ora un nuovo corso per l’agenzia. È necessario restituire credibilità all’ente e ai lavoratori che vi operano e che, lo ricordiamo, hanno proclamato lo stato di agitazione nei giorni scorsi nel timore che sulla direzione Tisci il presidente Bardi facesse un passo indietro. Auspichiamo che l’era dell’oscurantismo in Arpab abbia finalmente termine attraverso una nuova governance, qualificata e affidabile, che impronti l’attività legata alla sua mission alla legalità e alla trasparenza”. Nell’attuale maggioranza, la Lega ha chiesto al presidente Bardi qualche giorno fa, attraverso un comunicato cosa intendesse fare sull’annosa vicenda.
Redazione