FP CGIL, CISL FP e UIL FPL chiedono la revoca del bando Arlab e un tavolo di trattative
Dopo anni di attesa arriva in Basilicata la sospirata stagione dei concorsi, ma per i sindacati è tutto da rifare. In una nota congiunta, infatti, FP CGIL, CISL FP e UIL FPL chiedono la revoca immediata del bando Arlab e un tavolo di confronto sui concorsi in Regione.
Concorsi in Regione: la richiesta di un tavolo di confronto
Con un colpo di reni la nuova Giunta ha deliberato l’approvazione dei bandi di concorso in attuazione del Piano dei fabbisogni triennale 2021-2023.
Se da un lato questo moto improvviso sembra rispondere alle nostre denunce e alle richieste reiterate di nuove assunzioni, assolutamente indispensabili per garantire un adeguato funzionamento della macchina amministrativa, non possiamo non rilevare che le nostre richieste di apertura di un tavolo di confronto sul piano assunzionale sono state completamente eluse.
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Nelle settimane scorse, a seguito delle notizie di stampa relative alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale degli avvisi per 214 nuove assunzioni tra Regione Basilicata e Arlab, subito smentite dalla Regione stessa, abbiamo sollecitato la convocazione di un incontro urgente chiedendo la rimodulazione e l’aggiornamento del piano al 2022 e che gli avvisi fossero banditi solo a seguito di tale aggiornamento.
Richiesta puntualmente disattesa.
Oltre a rilevare che i bandi approvati non prevedono alcuna valorizzazione per l’attività prestata a vario titolo presso la Regione Basilicata- e vi sono diversi lavoratori che operano nell’amministrazione regionale – prendiamo atto della revoca, a nostro avviso non adeguatamente motivata, delle procedure concorsuali indette nel lontano 2009, che pure hanno generato, all’epoca, tante aspettative nei giovani lucani.
Inaccettabile poi che si bandiscano concorsi senza prevedere la contestuale assunzione dei restanti 6 idonei della procedura di stabilizzazione che ha riguardato 112 unità di personale e la trasformazione full time dei rapporti di lavoro attualmente in part time (personale agronomo e forestale e personale stabilizzato). Effettuare nuove assunzioni senza prima procedere alla trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo parziale in essere avrebbe il sapore di una mortificante beffa per questi lavoratori.
Come pure riteniamo debba procedersi con celerità al completamento delle procedure relative alle progressioni verticali del personale dipendente, tuttora sospese.
E’ inoltre opportuno evidenziare che per il 2022 era anche prevista nel piano assunzionale l’avvio della procedura di stabilizzazione di n. 6 unità in categoria C.
Né si comprende, relativamente al bando per la dirigenza, quale sia la logica sottesa alla individuazione così puntuale di specifiche lauree per ciascuna area dei posti messi a concorso, scelta che di fatto esclude dalla partecipazione con riserva di posti per gli interni molti funzionari dell’ente le cui lauree non sono incluse nei requisiti di ammissione né equiparabili o equipollenti alle lauree elencate. Il tutto in assenza di un aggiornamento dell’Ordinamento professionale dell’ente.
Di tutto ciò non abbiamo alcuna traccia né conosciamo quali siano gli intenti dell’amministrazione regionale che, procedendo con queste modalità, persevera in un modus operandi che sfugge al confronto democratico e genera all’interno dell’ente un serpeggiante malcontento. E’ inammissibile che, in una fase in cui la macchina amministrativa dovrebbe, con incedere veloce, perseguire i suoi obiettivi istituzionali e stare al passo con le scadenze imposte dagli step progettuali legati al PNRR, si facciano scelte divisive alimentando un clima di generalizzato disagio tra i lavoratori dell’ente.
Ribadiamo, pertanto, l’assoluta urgenza di una convocazione da parte della Regione in assenza della quale preannunciamo la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori della Regione Basilicata.
Concorsi Arlab. La richiesta di revoca del bando
Nella proliferazione di delibere relative a nuove assunzioni di personale della Regione e dell’Arlab si dimentica il dettato della legge regionale istitutiva dell’agenzia. La legge 9 del 2016 all’articolo 14 prevede espressamente che nelle procedure di assunzione sia valorizzata l’esperienza professionale maturata dal personale non di ruolo che ha operato presso le agenzie di formazione in house alle province di Potenza e Matera e a supporto dei Centri per l’impiego.
Ebbene, pur avendo più volte espressamente evidenziato la perentorietà di tale norma, l’agenzia e la Regione Basilicata hanno ben pensato di ignorarla completamente. Nei bandi di concorso pubblicati oggi sul BUR non vi è, infatti, alcuna valorizzazione dell’attività prestata da questo personale ma solo l’attribuzione di 0,50 punti per ogni anno di esperienza lavorativa maturata a decorrere dall’1 gennaio 2015 e riferita ad attività svolte presso i Centri dell’impiego della Regione Basilicata, in forza di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato. Come appare evidente non solo non si tiene in alcun conto l’esperienza maturata presso le agenzie di formazione ma si inserisce un tetto temporale che va nella direzione opposta, apertamente violando la norma regionale.
Appare utile ricordare che questo bando di concorso è il primo da quando l’ Arlab è stata costituita, quindi dopo ben sei anni, e non si può far finta di non ricordare che i centri per l’impiego prima di allora erano in capo alle Province di Potenza e Matera dove operava da anni personale con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa il cui percorso lavorativo andrebbe valorizzato come previsto dall’ articolo 20 del decreto legislativo 75 del 2017, anziché completamente cancellare e annientare percorsi lavorativi già tanto penalizzati ed accidentati.
Allo stesso modo non si può tralasciare la situazione dei cosiddetti navigator, esclusi dal riconoscimento della professionalità acquisita presso i centri per l’impiego, in quanto titolari di contratti di collaborazione con Anpal, peraltro di prossima scadenza.
Chiediamo pertanto la revoca immediata del bando e la sua rettifica introducendo il riconoscimento della competenza e dell’esperienza professionale acquisita presso le suddette agenzie e Province come espressamente previsto dalla norma.
Lo si faccia in fretta in modo tale da bandire subito i nuovi avvisi conformi alle norme vigenti e non sprecare inutilmente altro prezioso tempo, vista la grave carenza di personale in cui versano i centri per l’impiego.