Grande secondo tempo con un Cuppone magistrale, ma il pareggio è inutile
Nella conferenza stampa di sabato Arleo è stato chiaro: “per vincere con il Catania ci vorrà la grinta del leone ed uno spirito battagliero”. Catania per continuare a credere nei playoff, doveva vincere a Potenza. Ma i padroni di casa sapevano che per credere alla salvezza dovevano battere gli etnei. Il pareggio non serviva a nessuno. Potenza a tre punte con Romero, Burzio e il rientrante Cuppone. Centrocampo nella mediana Bucolo e Sandri, Gli esterni Zampano e Guaita. A presidiare la difesa Cargnelutti, Matino e Coccia. Un Potenza tutto di attacco per cercare il tutto per tutto. Ovviamente Cuppone potrà scardinare con le sue giocate la retroguardia rimaneggiata di un Catania che però non va assolutamente sottovalutato. Per masticare un po’ di dati diciamo che il Potenza ha accumulato ben cinque vittorie, otto pareggi e quattro sconfitte grazie a 21 gol fatti e 18 incassati. Etnei lontano da Catania: sei vittorie, altrettanti pareggi e cinque sconfitte, ottenuto con il miglior attacco del raggruppamento, 28 reti, e altrettante subite. Pronti, via.
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Parte subito forte il Catania e al 4’ è già in vantaggio: Zanchi si inserisce sulla trequarti e viene atterrato, l’arbitro applica la regola del vantaggio perché il pallone, ancora in gioco, viene servito da Rosaia ad uno smarcato Sipos che, entrato in area, la piazza sul secondo palo con un tiro rasoterra. All’8’ primo segnale di reazione del Potenza che spingono sull’out di destra con Zampano che, giunto in area, crossa e guadagna un corner. Sugli sviluppi del calcio piazzato il Catania parte in contropiede con Zanchi, Guaita ricorre alle maniere forti per neutralizzarlo e viene ammonito. Al 12’ pasticcio del siciliano Ercolani che però è bravo a rimediare ed evitare che Cuppone si involi nella propria metà campo. Al 14° fischiato un fallo in attacco al Potenza per una carica su Stancampiano. Nella circostanza si fa male Ercolani ed il gioco viene interrotto per qualche secondo, ma il centrale torna subito abile e arruolabile. Al 19’ Potenza in cattedra con Guaita che arriva sul fondo e crossa, bravo Ercolani a svettare di testa spazzando via.
Al 20’ ci prova Cuppone da fuori, tiraccio che si spegne sul fondo. Un minuto dopo pasticcio di Simonetti che con un retropassaggio finisce col servire Cuppone, provvidenziale l’uscita di Stancampiano. Sempre Cuppone con due accelerazioni che mettono paura al Catania. Il numero 27 del Potenza è scatenato al 37’ costringe Albertini al fallo da ammonizione. Al 39’ è sempre lui a provarci, senza successo, con una girata dal limite dell’area. Potenza che vuole in pareggio a tutti i costi. Al 45’, sugli sviluppi di un calcio piazzato, Sandri prova la botta da fuori, ma la sua conclusione viene “murata”, parte subito Greco in contropiede, arriva sino all’area avversaria, ma è lo stesso Sandri a recuperare. Due minuti di recupero e poi si va negli spogliatoi con il Catania in vantaggio. Seconda frazione di gioco dopo appena 15’ di gioco il Potenza Pareggia con Matino al 50’ su un’azione d’angolo. Catania per niente intimorito cerca il nuovo vantaggio sempre con Zanchi ma senza risultato alcuno. Poi Arleo inserisce Nigro per Coccia. Al 72’ Potenza pericoloso con Sandri in area ma il Catania manda la palla in angolo. Partita che si intensifica nei ritmi e fa alzare il tono del nervosismo: giallo subito al siciliano Rosaia.
Ma il Potenza ci crede di più dei siciliani. Al 75’ arriva il vantaggio con Ricci: Salvemini dalla sinistra rientra e col contagiri offre un cross al bacio per Ricci, appena entrato al posto di Burzio, che si inserisce puntualmente e di testa firma il vantaggio. Catania che non si arrende ma il deficit mentale e fisico si fa sentire. All’86’ Zanchi sponda in area per Sipos ma il croato arriva in ritardo e la palla finisce nelle mani del portiere lucano. Quando tutto sembrava finito, arriva la beffa del pareggio: palla della disperazione che arriva sul secondo palo sulla destra, Piccolo al volo di destro la rimette in mezzo e trova incredibilmente la porta. Potenza con un secondo tempo superlativo e un Cuppone di altra categoria non basta per i tre punti. A partita chiusa, gli animi sono tesi, protagonista anche il presidente del Potenza Caiata.