Digilio: “Basilicata commissariata dai vari segretari regionali di Centro-Destra e Centro-Sinistra”
In Basilicata c’è una Destra?. Quali prospettive e programmi. Quella presente al Governo della regione è una Destra protagonista o un’altra Destra? Interrogativi netti che giornalmente riempiono i pensieri degli addetti ai lavori, non solo, ma anche della gente comune. A sciogliere questi nodi sarà il senatore lucano (nato ad Accettura) Egidio Digilio, in un incontro- dibattito promosso a Policoro venerdì 8 aprile presso il Centro Minozzi. Consigliere regionale, per Alleanza Nazionale dal 2005 al 2008 poi senatore della Repubblica fino al 2013. Un uomo con le spalle larghe, un politico di esperienza, una persona che di Destra se ne intende se non altro perché nella destra ha vissuto, da protagonista, tutta la propria vita politica. Il suo sembra un ritorno in campo per riaffermare un pensiero, dei valori, con una chiamata alle armi soprattutto per i delusi. “Non esiste quale Destra- chiarisce subito il Senatore Egidio Digilio, raggiunto dalla nostra redazione – guardiamo il centro destra in generale. È evidente la presenza di alcune delusioni dovute probabilmente ad un’inesperienza. Ci sono persone che hanno creduto in un cambiamento che non c’è stato, non si vede o quanto meno non è palpabile”.
Ma allora c’è da fare qualcosa di più per renderlo visibile. Cosa in particolare? “Prima di tutto – sottolinea il senatore Digilio- si dovrebbe migliorare la comunicazione, le norme comportamentali ingrediente essenziale della destra protagonista. Poi tenuto conto i contenuti, da tempo si sono abbandonate le battaglie del petrolio, quelle ambientali, principalmente quelle sul lavoro”.
Questo, probabilmente, dovuta a una politica commissariata in Basilicata. “Sicuramente è cosi – continua – Digilio – non è possibile che la Basilicata sia commissariata dai vari segretari regionali di Centro-Destra e Centro-Sinistra; non c’è un lucano, tutti estranei alla Basilicata. Poi, non ci dobbiamo lamentare se le decisioni principali, quelle economiche e sociali, di questa terra vengono decise a Roma, da gente che non conosce il territorio”. Questo appare evidente nelle scelte di Bardi per aver inserito nella sua struttura politica persone che nella maggior parte dei casi è campana.
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Ma in Basilicata esiste una classe dirigente? “In Basilicata esiste una classe dirigente –chiarisce Digilio – una buona classe amministrativa, dei bravi amministratori che non si sono mai interessati di politica ma che sanno esprimere molto. Prenderli da Napoli non è stato un buon ragionamento. Per questo non abbiamo consegnato la terra ai lucani, alcune volte siamo colonia della Puglia alcune altre del napoletano. Questo non va bene”.
Per evitare la colonizzazione, la Destra cosa deve fare?
“Deve rivedere le questioni interne – aggiunge Digilio- riformulare le tematiche degli anni passati cercando di valorizzare quello che abbiamo. Una classe dirigente non si inventa dall’oggi al domani”.
Policoro sembra un luogo adatto per lanciare un appello alla gente che si vuole sentire liberà e lucana fino in fondo.
“Qui ci sono molti delusi di questo momento politico – indica Digilio- è soprattutto in questo territorio trovano la sintesi tutte le grandi questioni economiche e sociali della Basilicata”.
La conclusione non può che avere una vista sulla nuova giunta Bardi Ter. Cosa si aspetta da questo nuovo esecutivo a due anni dalla fine della legislatura?
“Mi aspetto – conclude Digilio – che questo nuovo esecutivo affronti veramente i problemi di questa terra. I problemi reali sono i trasporti, il turismo, la questione del petrolio ancora mal gestita”.