Lo ha comunicato in serata attraverso una lettera alla presidenza del consiglio
“In vista della prossima convocazione dell’Ufficio di Presidenza, nonostante nel mio contegno non si ravvisino gli estremi delle previsioni di cui al comma quinto dell’art.59 del Regolamento interno del Consiglio Regionale, comunico l’intenzione di astenermi, a titolo di autocensura, dalla partecipazione alle sedute del Consiglio e delle Commissioni per due settimane a decorrere dalla data di ieri, rinunciando ai corrispondenti emolumenti.
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Oggi, nel rinnovare le scuse all’assessore Merra e in genere a tutte le donne, alle mamme e ai lucani, e all’intero Consiglio Regionale, già espresse in una nota questa mattina”, si dice “pronto, da uomo delle istituzioni, a pagare le conseguenze della leggerezza nel pronunciare quella pessima frase”. L’autosospensione è arrivata con una lettera inviata ai componenti dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale, dopo che ieri ha avuto espressioni sessiste nei confronti dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Donatella Merra.