Mostra permanente in esposizione nel Museo Etnografico del Senisese nella seggestiva cantina del Palazzo Fortunato
Il Museo Etnografico di Senise inaugura una nuova pagina, nella quale scorrono le immagini del passato di questo antico centro lucano, ricco di cultura contadina e di valori antichi. A quasi 20 anni dalla prima inaugurazione dell’esposizione demo-etno-antropologica, avvenuta in maniera estemporanea nella sala del complesso San Francesco, la collezione di oggetti d’epoca si arricchisce di nuovi oggetti che rimandano direttamente alla lavorazione del prodotto tipico principe di Senise e, ad oggi, dell’intera Basilicata. Si tratta del Peperone di Senise Igp, dei cui strumenti di lavori Antonio Guerriero, responsabile del museo e restauratore con la passione del collezionismo di oggetti d’epoca, ha fatto una sezione intera dedicata al “Mulino del peperone”. Al centro di tutto c’è l’antica macina del peperone tritato, trasformato nella famosa polverina rossa che impreziosisce salumi e alimenti, che è il peperoncino rosso, prodotto nelle due varianti dolce e piccante. Le due ruote di pietra poste su un apposito banco richiuso ai lati, servivano per triturare i peperoni secchi per ottenere quella poltiglia che poi veniva a sua volta setacciata e lavorata prima di essere conservata nei sacchi rossi, appositamente di colore diverso per distinguerli da quelli della farina.
Quello del peperone era un vero e proprio mulino del quale Antonio Guerriero è riuscito a recuperare i vari strumenti e a metterli in mostra in un apposito spazio del Museo Etnografico del Senisese, ospitato da alcuni anni nella suggestiva cantina della famiglia Fortunato. La collezione è stata inaugurata venerdì scorso 6 maggio nel corso di un evento che ha visto la partecipazione dell’assessore regionale alle politiche agricole Francesco Cupparo e del sindaco di Senise Giuseppe Castronuovo. Al taglio del nastro erano presenti, oltre al responsabile Guerriero e a rappresentanti della famiglia Fortunato, anche il presidente del Consorzio di Tutela dei Peperoni di Senise Igp Enrico Fanelli, la presidente dell’associazione “Noi del Sinni” Rosa Gentile, e il referente Anffas Policoro del progetto “PeperonAut” Francesco Addolorato.
{module title=”bannerInArticleGoogle”}
In apertura Guerriero, nel salutare e ringraziare i presenti, ha fatto presente la sua volontà di continuare “l’attività del museo che è iniziata circa 20 anni fa. Nel 2023 -ha sottolineato- festeggiamo i 20 anni di apertura e, grazie alla famiglia Fortunato, siamo ospitati in una sede di grande valore”.
Nel suo intervento il sindaco Castronuovo ha elogiato la tenacia e la continuità di Guerriero nel tenere vivo un presidio di cultura locale come il museo etnografico. “Dobbiamo lavorare -ha detto Castronuovo- affinché la fruizione non sia occasionale ma continua, e per arrivare a questo il comune è disposto a contribuire. Ma occorre organizzarsi con le associazioni locali, così sicuramente troveremo una soluzione. Il peperone di Senise Igp è un prodotto di nicchia basato sulla qualità, non possiamo farne un prodotto di massa a scapito di quest’ultima.”
Sulla tipicità senisese del peperone crusco ha insistito anche il presidente del consorzio di Tutela Enrico Fanelli. “Il crusco è solo quello di Senise -ha chiarito- e a dimostrarlo è questo museo, con la macina del peperone e con la storia che racconta. Il problema spesso, però, è la dimensione delle aziende produttrici che sono piccole, è su queste che bisogna puntare”.
Alle attese del responsabile della struttura ha risposto l’assessore Cupparo. “Nella mia veste di assessore alle attività produttive -ha sottolineato il neo assessore all’agricoltura- ho recuperato fondi per 700 mila euro legati sulla linea della valorizzazione del Peperone di Senise Igp e le ho messe a disposizione dei produttori con apposito bando, e oggi nella mia nuova veste posso dire che quel bando sarà rifinanziato. Abbiamo portato alla grande esposizione di Expo Dubai 2020 il peperone come eccellenza lucana ma ci vuole ora un nuovo protagonismo dei giovani imprenditori del settore. Da parte nostra dobbiamo supportarli con un grande progetto da proporre ad ENI per il settore No-Oil. Sappiamo che il problema del peperone è la trasformazione e dobbiamo puntare sulla soluzione di questo problema coinvolgendo i grandi player economici che operano sul nostro territorio.”
Sollecitato dai presenti sul problema delle condotte idriche gestite dal Consorzio di bonifica, Cupparo si è impegnato a organizzare un incontro con il presidente Musacchio. Sul tavolo il rifacimento della rete irrigua nella quale è ancora presente amianto e le varie problematiche legate alla fatiscenza della stessa.
Nel corso dell’evento è stato presentato anche il progetto di inclusione lavorativa di persone con autismo PeperonAut che coinvolge diverse aziende produttrici ma che coinvolgerà anche il museo etnografico. Saranno i ragazzi autistici, infatti, a realizzare un video promozionale parlerà non solo della loro inclusione nel mondo del lavoro ma anche del peperone e del processo di produzione. Nel video è prevista anche una parte di promozione degli oggetti del museo legati alla produzione del peperone di Senise. Non solo la macina ma anche l’antica bilancia, la pompa a mano e tanti altri oggetti.