“Mi sembra incomprensibile che la Regione non abbia dato la massima priorità a chi si trova in forte disagio”
Il 25 maggio scorso, dopo settimane di attesa è stato approvato il bilancio 2022-2024 dalla regione Basilicata. Un bilancio di oltre 3 miliardi di euro, che consta di più linee di finanziamento, prima tra tutte il Piano nazionale di ripresa e resilienza, insieme ad una serie di risorse rinvenienti da fonti nazionali ed europee. A margine del documento finanziario regionale, diverse le vedute da tanti amministratori dei vari comuni, in molti hanno delineato delle indicazioni diverse, altri percorsi nuovi che si potevano, fare altri ancora delle mancate attenzioni. Di questo ne ha parlato il sindaco di Pomarico e consigliere provinciale con delega al Bilancio, programmazione, polizia provinciale, Francesco Mancini: “E’ stato doloroso verificare la scarsa attenzione verso le famiglie sfollate dei Comuni di Pomarico, Irsina, Pisticci, Maratea, Lauria, Castronuovo Sant’Andrea, che hanno dovuto subire negli anni passati degli sgomberi per le frane e smottamenti”. Mancata attenzione insieme con una corretta sensibilità da parte degli organi regionale, Giunta e Consiglio regionale nella persona della maggioranza di governo: “da parte di chi dovrebbe mettere al primo posto delle proprie azioni la tutela delle categorie più fragili e chi sta aspettando da mesi un sostegno economico per affrontare quelle che sono le difficoltà e i disagi di chi ha dovuto lasciare la propria casa in situazioni drammatiche”.
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Cosa era necessario inserire nel documento per percorso diverso per ovviare a questa poca attenzione?
Mi verrebbe subito da dire che sarebbe stato sufficiente un centesimo di quello che è stato stanziato in alcune situazioni discutibili. Per essere chiari per Pomarico sarebbero stati sufficienti 180 mila euro per assistere queste famiglie per un intero anno. Come si può notare, sono cifre irrisorie al cospetto di quello che è stato elargito per alcune situazioni particolari dell’ultimo bilancio, credo che se si fosse stati lucidi e soprattutto sensibili, le priorità non sarebbero stati i 40 milioni di euro per il salva Potenza, o i 300 mila euro per il mancato incasso Tari del solo Comune di Melfi, o ancora i 600 mila euro dei mesi passati per il rifacimento di campi sportivi, tanto per citarne alcuni. Forse a Pomarico abbiamo sbagliato ad azzerare i 3,6 milioni di debiti ereditati dal passato senza chiedere alcun aiuto alla Regione? È triste pensare che ai Comuni virtuosi come il mio non venga riconosciuto neppure un “piccolo” aiuto supplicato da mesi e soprattutto per una “giusta causa”. Il salva Potenza ha creato una forte polemica che per qualcuno è diventata la solita zolfa campanilistica.
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Se si fosse approvato un bilancio magro e povero avremmo potuto anche capire, ma dopo aver assistito a questo esborso di fondi in modo “generoso”, mi sembra incomprensibile che la Regione non abbia dato la massima priorità a chi si trova in forte disagio e a chi ha davvero bisogno di un sostegno economico.
Oggi stesso chiederò al presidente Bardi un incontro con le famiglie interessate dagli sgomberi, per cercare di capire da lui quali possano essere le motivazioni di tale miopia verso chi ha davvero bisogno di un sostegno economico, e non solo.