Bardi: una vita per i lucani. Cupparo: figura prestigiosa che ha guidato i lucani nella rinascita delle comunità
“Mons. Michele Scandiffio, Arcivescovo emerito di Acerenza ha rappresentato per i lucani un punto di riferimento certo nel cammino semplice e totalizzante della fede.” Lo afferma nel ricordo del vescovo emerito di Acerenzo scomparso oggi, il presidente della Regione Vito Bardi. “L’umiltà profonda è il suo testamento spirituale. Mons. Scanidiffio è stato un lucano dedicato alla Chiesa, profondamente impegnato nell’apostolato. Da arcivescovo emerito di Acerenza lascia il suo messaggio di fiducia perenne verso i giovani, cosi come più volte ribadito durante la giornata diocesana dei giovani celebrata in occasione del suo XXX anniversario di episcopato. Il suo ministero pastorale è stato segnato da importanti attività, dalla formazione permanente del clero e del laicato, alla prossimità educativa della comunità ecclesiale, dei giovani e dei loro percorsi vocazionali. Anche con la scuola di formazione del laicato resta traccia del suo fare concreto. La vita di Mons. Scandiffio è stata una vita cristiana completamente dedicata a tutti gli uomini e le donne di questa terra, una vita per ciascuno di noi lucani”.
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“Con Mons. Michele Scandiffio, Arcivescovo emerito di Acerenza, scompare una figura prestigiosa che ha guidato i cattolici lucani in una fase importante per la rinascita delle nostre comunità che è legata soprattutto ai valori cristiani di solidarietà e di aiuto a quanti ne hanno più bisogno”. A sostenerlo è l’assessore Francesco Cupparo (Politiche Agricole-Forestali-Alimentari) per il quale “chiunque nel proprio impegno politico ed istituzionale si richiama alla Dottrina Sociale della Chiesa si riconosce nell’impegno ecclesiale di Mons. Scandiffio e lo considera un punto di riferimento dell’agire politico e civico quotidiano. Dell’Arcivescovo di Acerenza conservo un ricordo significativo, impregnato con la preghiera alle necessità e ai bisogni di tutti, per rinnovare l’impegno dalla parte dei più deboli.
La morte di Mons. Scandiffio cade in contemporanea ad un evento di sangue in Nigeria, dove uomini armati di fucili hanno aperto il fuoco contro i fedeli dentro una chiesa cattolica nel Sud Ovest del Paese, uccidendo diverse persone, tra cui molti bambini, che celebravano la Solennità. Un evento che – afferma Cupparo – sconvolge profondamente – le coscienze dei cattolici e nel ricordo di Mons. Scandiffio ci sollecita a rinnovare il nostro lavoro di servizio alle nostre popolazioni”.