L’autorizzazione dei pagamenti non è una concessione ma un dovere dell’UdP. C’è chi sottolinea il danno erariale
Sul tavolo di Cicala il ritardo nel pagamento degli stipendi ai collaboratori dei gruppi consiliari resta parcheggiato con le quattro frecce. Non sembra prioritario per il Presidente del consiglio risolvere questa imbarazzante inadempienza che ormai si protrae da mesi. A rimetterci: i collaboratori e numerosi fornitori del consiglio.
Una delegazione dei collaboratori dei gruppi consiliari ha incontrato il leghista, ma il problema ad oggi non sembra voler essere risolto, o perlomeno non ha probabilmente per Cicala lo stesso peso del braccio di ferro iniziato con il vice presidente del consiglio Piro, il quale nei giorni scorsi ha già sollevato la questione degli stipendi senza troppi giri di parole e con marcate note di rabbia, sollecitando una riunione di presidenza per pianificare il pagamento dei collaboratori, ancora oggi senza stipendio, annunciando di aver già provveduto di “tasca propria” per quanto di sua competenza.
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Negli uffici della regione quel che si deduce è che il presidente Cicala preso alla sprovvista si sia trovato costretto a ricevere la delegazione dei collaboratori, ma le sue giustificazioni quanto le sue promesse non reggono, ancor più considerato che ad oggi non esiste ancora neanche una data per la quanto più necessaria riunione dell’Ufficio di Presidenza.
Atteggiamento incomprensibile quello di Cicala, oggi sotto gli occhi di tutti i lucani, quanto del consiglio e del Presidente della Regione Vito Bardi.
Ad oggi la gestione economica dei gruppi consigliari della Regione Basilicata rimane impantanata e, seppur i leghisti sono scesi in difesa di Cicala, tra cui il commissario regionale del Partito Marti, l’imbarazzo per una gestione così superficiale già nei confronti dei dipendenti regionali inizia a suonare paradossale.
Non basteranno altre vuote promesse per placare la rabbia dei dipendenti del consiglio, i quali dopo l’ennesima presa il giro, si dicono pronti a far sentire la loro voce ed anche a scioperare.