Da Buonabitacolo fino a Grassano per raccontare a colpi di dialetto e suoni di grande emozione la Lucania
Tutti lo aspettavano con ansia dopo il blocco della pandemia. L’anima Tarantata della Lucania, il tricaricese Pietro Cirillo torna, insieme con il suo gruppo “Officine Popolari Lucane”, sotto le luci del palcoscenico per raccontare, a colpi di dialetto e suoni di grande emozione, la terra povera, ma ricca di grande sentimento e bellezze tra arte, storia e ambiente. Torna, torna ad esclamare, dal suo paese natio, Tricarico, per l’intera Lucania per un nuovo benvenuto al musicista e ricercatore lucano di essenze sempre nuove di voci e musiche tradizionali della Lucania. Innamorato della musica popolare, grazie ad Antonio Infantino e i tarantolati che incontrerà nel 1995 per girare il mondo facendo conoscere al grande pubblico nazionale ed internazionale la musica della terra di Lucania. Pietro Cirillo e il suo gruppo sono storia importante dei borghi lucani e punti di riferimento chiaro e netto della popolare musica della gentes lucana e non solo.
Il tour parte il 23 luglio dalla provincia di Salerno, con “Buonabitacolo fest”, in piazza Piccinni Leopardi, il 12 agosto a Oliveto Lucano in onore dei festeggiamenti dei santi Cipriani e Rocco, il 17 agosto a Pisticci per San Rocco, il 23 settembre a Grassano per la festa patronale di Sant’Innocenzo. “Ogni incontro è l’emozione più bella – sottolinea Pietro Cirillo –ogni volta e come ritornare a casa con la speranza di ricominciare a sognare le bellezze della nostra terra. A rivederci insieme sotto l’unica luce, quella della nostra terra di Lucania”. Suoni, note e parole che fanno vibrare il cuore dei lucani con l’attesa sempre ben ripagata: “quando canti e suoni la tua terra, devi viverla, devi incarnarla. Quelli che ascoltano devono avere la sensazione che risuoni dentro i loro cuori. La mia musica serve per far ritrovare l’orgoglio di sentirsi lucani fino all’ultimo respiro”. Comm lu sole dietro la montagna esce semp’ pe tutt’ quant…, una frase coniata qualche tempo fa: “proprio cosi -ci dice Cirillo quando gli citiamo una sua frase- il sole dietro la montagna esce sempre per tutti basta non far disperdere le emozioni per quel lucano che vuol ritornare”. Un cantore quasi per rivendicare la sacralità della sua musica popolare per tutti i lucani: i miei suoni vogliono rivendicare un proprio spazio nella coscienza e nell’orgoglio delle proprie origini e della propria cultura senza mai arrendersi. Un tarantato comm a me!”.