Bardi: l’obiettivo della Basilicata è puntare ad essere regione ‘Green Hub’, dare benefici concreti a tutti i lucani
Il progetto delle Hydrogen Valley pone l’Italia in linea con i migliori Paesi Ue in un settore strategico per il futuro e consentirà il recupero di territori dismessi e l’installazione di nuove ed importanti tecnologie fondamentali per una crescita rapita ed efficace del Paese. L’idrogeno verde, prodotto con la tecnica dell’idrolisi infatti dovrebbe essere alimentata a sola energia elettrica verde. Primo importante passo sarà quello di identificare grazie al lavoro condiviso di Stato e Regione, le zone industriali dismesse in cui costruire i distretti per l’idrogeno che dovranno poi produrre meno di 3 tonnellate di anidride carbonica per tonnellata di gas, fino ad arrivare nel 2026 tra 1 e 5 megawatt di potenza totale, come ha spiegato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani alla cerimonia per la firma dei primi protocolli.
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“Siamo soddisfatti di poter annunciare formalmente che – ha affermato il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi – la Basilicata è tra le cinque regioni scelte dal Governo per presentare i progetti bandiera per quanto riguarda le Hydrogen Valleys. Insieme agli altri colleghi presidenti di Regione, siamo stati ricevuti dal premier Draghi, che ringrazio, per la firma dell’accordo e per iniziare un nuovo percorso di sostenibilità e diversificazione che sarà cruciale per il futuro della nostra regione”.
Il progetto delle Regioni Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia “Ci avvicina ai nostri obiettivi energetici e climatici, che il Governo è determinato a mantenere e anzi a perseguire con sempre maggiore convinzione” afferma il premier Mario Draghi alla firma dei protocolli per i primi progetti bandiera del Pnrr con le Regioni a Palazzo Chigi a proposito del progetto di Hydrogen Valley, ma chiaramente contribuisce anche a stimolare la crescita e a creare occupazione nelle Regioni selezionate.
Sono stati presenti alla cerimonia oltre al Presidente del Consiglio, Mario Draghi e i Presidenti delle 5 Regioni scelte, anche i ministri Gelmini, Messa, Speranza, Cingolani, il sottosegretario Garofoli.
“Il coordinamento tra Governo e Regioni non è una cosa banale, è trasmettere un messaggio che viene dalle Regioni al Governo centrale e viceversa, un continuo colloquio. Quando manca questo colloquio finisce il dialogo e si perde tempo, tutto qua” dichiara il premier Mario Draghi alla firma dei protocolli per i primi progetti bandiera del Pnrr con le Regioni a Palazzo Chigi.
“Attraverso il progetto “Infrastrutturazione di rete, siti di stoccaggio e distribuzione di Idrogeno (H2) e Metano liquido (GNL) nelle principali aree industriali della Regione Basilicata e la realizzazione in Basilicata di un Centro di Alta Tecnologia Nazionale per la realizzazione di progetti di ricerca e trasferimento tecnologia sulla mobilità ad idrogeno – afferma Bardi – la Regione Basilicata si dimostra in prima linea nelle sfide del futuro. Siamo stati la Regione del petrolio, del gas, dell’eolico e ora vogliamo diventare la terra dell’idrogeno, anche in vista della transizione energetica e dell’emancipazione dalle fonti fossili. L’obiettivo della Basilicata è puntare ad essere la regione ‘Green Hub’ di Italia ma soprattutto – conclude – a dare benefici concreti a tutti i lucani”.
“Sono orgoglioso che il Piemonte sia una delle 5 Regioni italiane su cui il governo Draghi intende investire per le politiche dell’idrogeno – afferma il presidente del Piemonte Alberto Cirio – Abbiamo presentato la candidatura e siamo stati scelti – ha sottolineato – il Piemonte è una realtà che ha necessità di convertire la propria industria automobilistica tradizionale nelle fonti rinnovabili, ha il Politecnico, ha l’energia idroelettrica in grado di alimentare la produzione dell’idrogeno verde, quindi, ha carte in regola per investimenti che per noi vogliono dire recuperare aree dismesse, le ex aree industriali, ma soprattutto nuova occupazione”.
Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia “potranno essere motore di crescita per tutto il Paese – ha dichiarato il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga – Si tratta di un tema particolarmente importante soprattutto per il momento storico e per le tensioni internazionale che stanno vivendo l’Europa e il nostro Paese”. Con le Hydrogen Valley sarà possibile “l’approvvigionamento energetico e la capacità di fornire fonti alternative alle nostre realtà produttive e alle famiglie”.
“È chiaro che è solo l’inizio – ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Emiliano – nel senso che le somme necessarie a realizzare questo obiettivo non sono ancora state messe a disposizione ma l’impegno politico del Presidente Draghi è stato netto e siamo molto soddisfatti per questo – ha anche affermato – Il presidente del Consiglio ha preso un impegno per la decarbonizzazione dell’Ilva attraverso l’individuazione del polo tecnologico dell’idrogeno a Taranto e questo per noi ovviamente è una cosa di grande conforto”.