Campanella: “Abbiamo il compito di ricordare per questo ogni anno facciamo rivivere la memoria”
Il 4 agosto torna a Castelluccio Inferiore la sesta edizione di “Memorie Migrate”. In Basilicata la storia della migrazione non è stata quella della sola valigia di “cartone”, ma uno spaccato autentico della storia dell’intero territorio nato dalla narrazione delle vite di quelle donne e di quegli uomini, testimoni in prima persona che hanno partecipato al fenomeno più ampio dell’emigrazione italiana. Il rinnovato appuntamento castelluccese vuole essere un ritornare a ritroso nel tempo e nello spazio per non dimenticare, anzi ricordare ancor di più le origini come popolo lucano riportando alla luce le fondamenta del vivere moderno. Un incontro con la giusta consapevolezza utile a poter dare valore al nostro presente bisogna rendendo vivo il nostro passato nel quale affondiamo le radici. Per questo l’edizione 2022 si annuncia con molti spazi di cultura senza far mancare quelli per lo spettacolo. Un appuntamento importante per la Basilicata terra di emigrazione, anche per Castelluccio Inferiore comunità che ha dovuto sopportare un forte disagio. “Tra la fine del secolo e l’inizio sono andate via oltre 1500 persone – sottolinea Francesco Paolo Campanella, sindaco di Castelluccio Inferiore – emigrate quasi tutte in Brasile, Manaos dove esiste una cospicua presenza.
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Tutti iscritti alla AIRE di Castelluccio con ancora 874 compaesani; altri, ma pochi, emigrarono in Argentina. I castelluccesi di Manaos sono stati sempre presenti nella nostra comunità con testimonianze e puntuali donazioni. Presente anche una associazione. Attualmente sono presenti in gran parte a Rio ed altre comunità”. Le memorie sembrano veramente migrate oppure sono state dimenticate dalle nuove generazioni? “Abbiamo il compito di ricordare e non dimenticare – chiarisce Francesco Paolo Campanella – per questo ogni anno facciamo rivivere la memoria. Lo scorso anno abbiamo realizzato una ricerca ancora in corso un docufilm sullo scopritore del metallo argentino al secolo Francesco Derosa migrato in tenera età poi diventato un importante imprenditore. Il nostro dovere come comunità ma come regione, il Sud in genere, ha l’obbligo di non dimenticare ma di tramandare”.
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Insomma un appuntamento che può diventare un progetto culturale per poter coinvolgere i territori lucani partendo da Castelluccio Inferiore? “Ha colto nel segno. Questo appuntamento è già un progetto partito in sordina che ha visto ogni anno arricchirsi di presenze e di personaggi che tanto hanno dato per il loro impegno verso l’emigrazione. Tanto per ricordarne alcuni: il compianto maestro Pianista Stelvio Cipriani, il direttore generale del ministero degli esteri Luigi Maria Vignali”. Tanti i premiati anche per l’edizione 2022 con un ospite importante dello spettacolo anche lui emigrato dal Sud verso il Nord, Nino Frassica.