“La portata degli accordi firmati dal Presidente Bardi si può definire senza ombra di dubbio come storica”
“Il 13 agosto 2022 è una data storica per la nostra regione: finalmente la politica si mette al servizio dei cittadini. Questo Governo, a differenza dei precedenti, ha emanato un provvedimento unico nel suo genere, il primo in Italia, che darà ai lucani un aiuto concreto nella riduzione dei costi del metano. Il petrolio è una risorsa e va utilizzata come tale, pensiamo infatti alle ricadute economiche ed occupazionali che questo fenomeno ha portato in Basilicata in questi anni. D’altro canto, occorre sempre vigilare affinché le attività estrattive vengano svolte nella massima sicurezza e siano improntate alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini. A dimostrazione dell’interesse di questo Governo regionale nei confronti di tali aspetti, ricordiamo il progetto LucAS, appena varato. Un progetto finanziato con 25 milioni di euro in 5 anni, che rappresenta uno studio sugli effetti inquinanti delle estrazioni nel tempo attraverso un monitoraggio continuo di acqua, aria e suolo”. Così il Consigliere Aliandro che poi sottolinea: “Con la legge approvata oggi, finalmente tutti i cittadini lucani toccheranno con mano un beneficio economico diretto. In un momento storico come questo, scandito da venti di guerra e rincari dovuti alla crisi economica post Covid, questa misura assume un significato ancora più importante e tangibile per l’economia delle famiglie lucane. Si prevede un’agevolazione derivante direttamente dalla produzione di gas in Basilicata: è la prima volta che siamo di fronte ad un utilizzo così massiccio e poderoso delle risorsa estrattiva, senza la mediazione economica di nessun attore che decida come utilizzare quella risorsa se non a favore del singolo utente. Questa è una previsione normativa di lungo termine, incasellata in una legge che, evidentemente, troverà una puntuale e dettagliata attuazione con un atto successivo. Non a caso ci sarà un legame diretto tra il beneficio economico e i titolari dei PDR ovvero i punti di rilascio. È prevista una collaborazione diretta con gli operatori del settore che realmente poi sono il tramite attraverso cui viene erogata la materia gas alle nostre abitazioni. Una catena complessa, tanto complessa che nessuno di quelli che ci hanno preceduto, ha avuto la forza e la capacità di metterci mano”. “È d’obbligo sottolineare – continua Aliandro – lo sguardo lungimirante di questo Governo che sta vivendo gli anni della transizione energetica, interpretando la necessità di una riconversione dell’uso del gas attraverso impianti che siano rispondenti a criteri di energia pulita. La transizione energetica è la sfida più importante da affrontare, il futuro prossimo consiste nell’elettrificazione dei sistemi di riscaldamento domestico e quindi anche l’uso esclusivo del metano appartiene già oggi ad un modello energetico da superare o ridurre. Proprio per questo, il provvedimento, oltre a garantire un risparmio sul prezzo del consumo del metano, parallelamente incentiva i cittadini e chi opera in Basilicata ad efficientare i propri sistemi di riscaldamento. Tutto questo rappresenta un serio investimento sul futuro nel rispetto dell’agenda Onu ed oggi anche un beneficio reale per i cittadini”. “Per quanto concerne, infine, i lucani che non sono coperti da rete metano, – specifica Aliandro – ci saranno altre sostanziose agevolazioni. La prima, già approvata nel 2021, prevede 4,5 milioni di euro per un bando gestito da SEL in favore dei Comuni lucani che non hanno ancora accesso alla rete o che vogliono portare le proprie infrastrutture in più aeree. La dotazione di 4,5 milioni potrà essere implementata a carico della Regione, per coprire le esigenze di tutti i Comuni. Parallelamente, in modo coerente con la nostra strategia di transizione energetica, verranno garantiti finanziamenti a coprire il 100% degli interventi, fino ad un massimo di 5.000,00 euro, per tutte le famiglie che intenderanno dotarsi di sistemi energetici da fonti rinnovabili”. Infine, il Consigliere Aliandro, conclude dicendo: “La portata degli accordi firmati dal Presidente Bardi si può definire senza ombra di dubbio come storica, dato il volume di risorse di compensazione ambientale che nel prossimo decennio saranno messe a disposizione delle famiglie lucane. Sono onorato di aver avuto l’occasione e il privilegio di far parte dell’Assise consiliare che oggi ha varato un provvedimento epocale, che resterà nella storia della Basilicata”.
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“Un provvedimento così importante, quale quello del Ddl ‘Misure regionali di compensazione ambientale per la transizione energetica e ripopolamento del territorio lucano’, è oggi diventato legge. Finalmente possiamo dare inizio all’iter che consentirà di avere quanto prima il beneficio previsto sulle bollette”, lo afferma il capogruppo di FdI, Tommaso Coviello. “Ritengo – prosegue – sia trascorso un tempo adeguato dagli accordi con le compagnie petrolifere e che sia stato dedicato a questo importantissimo Ddl il giusto spazio e la giusta attenzione. Il tempo, come ben sappiamo, non è una variabile ininfluente, soprattutto in questo delicato periodo. Ciò detto è necessaria un’altra piccola precisazione storica: tutti gli addetti ai lavori e non solo, conoscono a grandi linee la storia del petrolio in Basilicata, delle due concessioni rilasciate ad Eni- Shell e Total e oggetto degli accordi con la Regione Basilicata. Senza entrare, quindi, in vicende ormai note a tutti, ricostruendo la storia, i documenti e le interlocuzioni avvenute alla fine degli anni ’90 in particolare negli accordi tra Eni e Regione, non si può non evidenziare come la materia gas, seppur di assoluto interesse, non solo fu totalmente tralasciata, ma addirittura era già stata oggetto di contrattazione privata tra la compagnia petrolifera e società esterne”. “Questa scarsa considerazione della materia gas da parte degli attori istituzionali dell’epoca, nonostante i pareri di segno contrario degli esperti, ha comportato per decenni – rimarca Coviello – una perdita in termini di contropartita per la Basilicata che, data la produzione considerevole di gas, ben avrebbe potuto portare vantaggi diretti ai lucani. Ma questa è storia. Adesso siamo di fronte ad un accordo nuovo, non solo con Total ma anche con Eni – Shell sino al 2029 e porterà nella disponibilità dei lucani un quantitativo di gas di 160 milioni di metri cubi. Il disegno di legge è un primo passo in questa direzione. Un Ddl che, già dal titolo, si pone il fine di agevolare la transizione energetica, nel rispetto dei cambiamenti climatici e di un diverso obiettivo dell’Europa nell’utilizzo delle materie prime, ma contemporaneamente con un’attenzione al grande tema del progressivo ma inesorabile spopolamento della terra lucana”.
Per Coviello: “Incentivare anche attraverso le opportunità di investimento e le agevolazioni sul gas, può essere un motivo in più per i lucani di scegliere di stabilizzarsi nella nostra regione o per decidere di tornare a viverci. È chiaro che questo Governo regionale ha ambizioni alte ed è credibile nelle interlocuzioni con le compagnie petrolifere, ma anche con il Governo. Lo è perché, non solo ha portato a casa un accordo molto conveniente per la Basilicata, ma perché è recettivo rispetto agli obblighi che l’Europa e il Governo ci chiede di assolvere: ci chiedono, infatti, energia rinnovabile e noi già ne produciamo 3.700 gigawatt, mentre ne consumiamo come regione 3.100. Ora si tratta di capire limitatamente a questa enorme disponibilità di gas come metterla a valore e incanalare al meglio questa risorsa del nostro territorio. Da un lato il gas nella disponibilità dei lucani, finalmente, dall’altro il finanziamento per la riconversione energetica”.
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“Non sono d’accordo – ribadisce l’esponente di FdI – con chi dice strumentalmente che siamo di fronte a classi di cittadini escluse, a utenti che rimarranno fuori da questo beneficio, anche perché gli aspetti di dettaglio della disposizione si metteranno in campo con atti amministrativi. Siamo, invece, davanti ad una legge che dà una cornice normativa ad un provvedimento che si sostanzierà rapidamente attraverso meccanismi che coinvolgeranno altri attori, che non sono quelli istituzionali, ma che sono coloro che direttamente gestiscono e si occupano della distribuzione del gas. Bisogna ammirare, invece, la rapidità con la quale questo Governo vuole dare il beneficio per la prima volta concreto alle famiglie lucane e dobbiamo fidarci delle interlocuzioni che ci sono tra queste istituzioni preparate e credibili, sia con il ministero della transizione ecologica che con gli operatori economici del settore. Penso, altresì, e questo è l’impegno del quale mi sono fatto promotore, che in una seconda fase la misura potrà essere estesa, vista la ulteriore disponibilità di volumi di gas, anche alle utenze business delle piccole e medie imprese, tanto più che appare anche superfluo precisare che la cosa sarebbe fattibile e non confliggente con la normativa in materia di aiuti di Stato. Infatti, qualora si volesse allargare anche al tessuto produttivo, in specie a chi decide di riconvertirsi, ci sono le condizioni giuridiche per non considerare il beneficio un aiuto di Stato, ovviamente se riferito a piccole e medie imprese ed in regime de minimis”. “E’ con grande soddisfazione – conclude Coviello – che sono stati accolti due emendamenti a mia firma per perfezionare, parlando di criteri prioritari, le modalità attuative con le quali verrà posta in essere la misura, dando una priorità in fase attutiva a coloro che porranno in essere interventi di efficientamento e riconversione energetica. E ancora la previsione di cumulabilità, dato lo ius superveneniens in materia di energia a livello nazionale, dei bonus sociali che vengono e verranno erogati data la fase contingente di crisi economica legata al carobollette. Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto, inizia oggi un modello virtuoso”.