Il 9 novembre consegna dei premi ad Aliano. Per la sezione saggistica nazionale, il premio a Vittorio Sgarbi
Verranno assegnati ad Aliano, in provincia di Matera, il prossimo 9 novembre i riconoscimenti del “Premio letterario nazionale Carlo Levi”, organizzato dal “Circolo culturale Nicola Panevino” presieduto attualmente da don Pierino Dilenge. Premio nato nel lontano 1998 ad Aliano, giunto alla sua XXIV edizione, con l’obiettivo di rappresentare un momento importante di celebrazione dell’opera leviana. L’inizio fu legato alla sola sezione riservata alle tesi di laurea su Carlo Levi, poi negli anni si aggiunsero altre sezioni, tra cui quelle per la saggistica, la narrativa e per gli autori stranieri. Rassegna letteraria che nel tempo è diventata un appuntamento fisso in Basilicata, un salotto dove si sono alternati negli anni intellettuali, grandi scrittori nazionali, firme note del giornalismo italiano, docenti universitari e critici letterari, ma anche giovani autori e ricercatori.
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L’edizione 2022, come da prassi, ha fornito approfondimenti su diversi temi di attualità, osservazioni culturali con la presenza di molti scrittori vicini al pensiero di Carlo Levi, selezionati in varie sezioni dalla giuria presieduta dallo scrittore melfitano Raffaele Nigro. Per la sezione saggistica nazionale, il premio è andato a Vittorio Sgarbi con il libro “Raffaello – Un Dio mortale”(Casa editrice La nave di Teseo); per la sezione narrativa nazionale il riconoscimento va a Roberto Pazzi con il libro “Hotel Padreterno(Casa editrice La nave di Teseo); A Francesco Montemurro il premio della sezione saggistica Basilicata con il libro “Il barone de Bernaudo, eretico del Cinquecento e l’infelice matrimonio di sua figlia Cornelia” (Casa editrice Cacucci); Vito Mecca il premio per la sezione tesi di laurea su Carlo Levi con il titolo “Carlo Levi dall’indistinto al reale”(Università degli Studi della Basilicata/Oltrarte-Telemaco). Premio speciale a Emilio Chiorazzo con il libro “La scelta difficile” – Nicola Panevino, il giudice partigiano” (Casa editrice Edigrafema), una segnalazione per lo storico di Lauria Antonio Vito Boccia autore del titolo “La difesa del synoro tra Kalabria e Loukania” (Pellegrini Editore) che ha manifestato tutta la propria sorpresa e soddisfazione al tempo stesso: “si tratta di un riconoscimento molto prestigioso, visto che il Premio Carlo Levi è di portata nazionale”.
Prof. Boccia si tratta di un’importante segnalazione sull’ultimo libro scritto “La difesa del synoro tra Kalabria e Loukania” (Pellegrini Editore) che si lega bene con lo scritto e il pensiero di Carlo Levi.
Carlo Levi si è occupato della regione e ne ha fatto un quadro particolare, in un determinato periodo. Ciò ha consentito a tutti di sapere che esistevano zone molto arretrate, anche in Basilicata, e precisamente ad Aliano, come tutti sanno. Poi ha dipinto anche dei quadri molto belli sugli abitanti. I miei sono studi di carattere storico-linguistico che riguardano l’area meridionale della regione. L’oggetto è abbastanza simile, ma ovviamente il periodo è differente, perché il mio saggio riguarda il periodo alto medievale, diciamo quello bizantino.
Una segnalazione, sprona sempre a continuare. C’è un prossimo passo che si vuole sempre fare dopo un riconoscimento.
Sto per completare gli studi di carattere archivistico sul periodo storico immediatamente successivo, cioè sulla fase normanna e sveva vissuta dalla regione; peraltro si tratta un periodo molto particolare, visto che è proprio quello che porta la trasformazione da “Lucania” a “Basilicata”.