Tra poesie e fotografia. “Volersi bene e una ricerca spasmodica di esprimere sempre la bella copia di sé stessi”
Verrà presentato il prossimo 6 novembre a Castelsaraceno, presso il museo della pastorizia, il volume del poeta e psicologo lucano Prospero Antonio Cascini “Lucanità saracena tra poesia e fotografia”. Un poeta con diverse menzioni speciali e diverse finali ottenute, ricordiamo la finale al XII premio internazionale il Federiciano. Il nuovo impegno letterario con una raccolta di scritti letterari, poesie, insieme a un video, per raccontare Castelsaraceno, in provincia di Potenza, e sottolineare l’appartenenza e la forte identità con il paese natio. Sono pagine interessanti dove si mescolano ricordi, stati d’animo, sensazioni, di esperienze vissute anche a distanza. Tra i suoi tanti impegni cogliamo un attimo per una passeggiata virtuale insieme con l’autore.
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Il lettore lucano si chiede, il perché di questo suo impegno letterario. la terra di Lucania ne aveva bisogno? “credo che la poesia risponde prima di tutto ai bisogni del Poeta, anche se ritengo che la specificità di essere lucani vada difesa con qualsiasi strumento sia poetico che letterario o fotografico”. Si è affermato da parte di studiosi di varie discipline che molti atteggiamenti e comportamenti, vizi e virtù, pensieri e stili di vita individuali o collettivi sono strettamente connessi ai luoghi di origine. La Lucanità è proprio questa per Lei? “ lucanita’ per me è volersi bene, ma sempre disponibile a combattere per una causa giusta per un autentico obiettivo comune. Una ricerca spasmodica di esprimere sempre la bella copia di sé stessi”.
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Foto e poesia raccontano in particolare Castelsaraceno, quale rappresenta il borgo e quale alla fine può rappresentare tutta la Lucania? “la specificità del Castellano, l’essere attento, preciso che diventa lucano quando esce dal paese e lo contempla da lontano. Poi la toponomastica dalla Piazze ai riti ed anche al recente attrattore il ponte tibetano più lungo al mondo”. All’incontro saranno presenti, oltre al sindaco di Castelsaraceno, Rocco Rosano, il parroco, don Vincenzo Iacovino, il presidente della Pro Loco Feliciana De Lorenzo, Ida Iannelli, presidente dell’associazione culturale Planura e Teresa Armenti, storica ed esperta del dialetto locale.