
Giuseppe Brigante: “l’esperienza del cinema al cinema vuol dire non avere paura di riprendersi un ruolo sociale”
Riapre lo storico Cinema Iris di Lagonegro chiuso da oltre tre anni a causa della pandemia e di alcune ristrutturazioni resesi necessarie con il tempo. Primo cinema degli anni trenta nel territorio lagonegrese, con ben oltre 400 posti riusciva a raccogliere molti cittadini dei paesi circostanti. Luogo di incontro di storia, cultura e forti identità non solo della città di Lagonegro ma dell’intero territorio della valle del Noce. Poi negli anni novanta fu ristrutturato e migliorato anche nella giusta capienza portando i posti a ben 250. Nella nuova versione che verrà presentata venerdì e sabato 17 dicembre nuove tecnologie d’avanguardia hanno permesso di avere ben 180 posti con nuovi spazi dedicati a esigenze della quotidianità. L’edizione del Festival Cinema e Musica sarà l’importante evento con cui l’intera cittadinanza si riapproprierà di uno spazio culturale importante ritrovando la sua naturale dimora.Esattamente vent’anni fa, il Festival Cinema e Musica vedeva il varo della sua prima edizione. Da allora non è cambiata la grinta degli organizzatori che intendono potenziare l’offerta culturale cinematografica partendo dalla valorizzazione delle musiche, delle colonne sonore.
{module title=”bannerInArticleGoogle”}
Per questo il cartellone degli eventi per tutto dicembre è ricco e articolato, anche per annunciare l’inizio di un percorso che accompagnerà l’intera stagione cinematografica. Diversi i momenti programmati: dalla presentazione dei cortometraggi internazionali ai concerti, dalle proiezioni agli incontri con registi, musicisti e interpreti. Subito una serata dedicata al cortometraggio, un tipo di racconto tutto da scoprire con opere di giovani autori selezionati da paesi diversi come Turchia e Lituania, ma anche Francia e Italia. Sabato 17 dicembre la serata è dedicata a Dante e alla dichiarazione d’amore che gli ha reso Pupi Avati nel suo ultimo film. Sul palco del Nuovo Cinema Iris ci saranno Alessandro Sperduti e Rocco De Rosa, rispettivamente il protagonista e il compositore delle musiche del film “Dante”. Insieme, con uno spettacolo in anteprima assoluta, terranno un Concerto Reading con le note del piano solo di De Rosa e i brani letti dal romanzo “L’Alta Fantasia – Il Viaggio di Boccaccio alla scoperta di Dante”. Domenica 18 dicembre prevista alla proiezione del film “Se un Giorno Tornerai” la presenza in sala del regista Marco Mazzieri e l’autore delle musiche Pietro Cantarelli. Il racconto è di un amore ritrovato durante una giornata particolare e i protagonisti dell’opera sono Paolo Pierobon e Antonio Liskova. Lunedì 19 il momento del quartetto jazz capitano Luca Velotti, lo storico clarinettista di Paolo Conte. Con Michele Ariodante alla chitarra, Carlo Battisti alla batteria e Gerardo Bertoccini al contrabbasso, da Lagonegro si decollerà per atterrare direttamente nella New York di Woody Allen. L’omaggio musicale all’autore di capolavori come “Io e Annie”, “Manhattan”, “Match Point” è un viaggio jazz nella storia del cinema. Martedì 20 dicembre “Notte Fantasma” la consacrazione del giovane autore Fulvio Risuleo che mette in scena un’avventura notturna, ricca di colpi di scena vissuta da un adolescente e un poliziotto interpretato da Edoardo Pesce.
{module title=”bannerInArticleGoogle”}
La chiusura prevista per il 21 dicembre, èdedicata al film “Il Legionario” di Hleb Papou. Premio al Festival del Cinema di Locarno e a numerose partecipazioni in festival nazionali ed internazionali distinguendosi per l’originalità del cinema proposto. Le sei serate sono solo l’inizio di un percorso che gli organizzatori hanno intenzione di far durare per tutta la prossima stagione cinematografica. A gennaio 2023 ci sono già idee e programmi per la presentazione di nuovi concerti, nuove proiezioni e nuovi incontri autori, interpreti e musicisti come sottolinea Giuseppe Briganti tra i promotori dell’evento: “C’è bisogno di ripensare il rapporto tra il pubblico, la sala cinematografica e le opere stesse. Rilanciare l’esperienza del cinema al cinema vuol dire non avere paura di riprendersi un ruolo sociale stabilendo una proposta culturale capace di intercettare diversi spettatori”. Questo appuntamento tra storia e cultura fa tornare alla mente quel pensiero della scrittrice di Sondrio Silvia Montemurro che dice: “Esistono luoghi che ci chiamano, magari anche da molto lontano. Non ne conosciamo la ragione, ma, ancora prima di averli visti, sappiamo che seguendo il loro richiamo ritroveremo un pezzo della nostra anima. Una riapertura che si annuncia una esperienza unica.