Si è suicidato nel carcere di Lanciano, dove era detenuto, Giovanni Carbone, l’uomo originario di Matera che il 19 dicembre scorso ha ucciso con un colpo di pistola alla testa la compagna Eliana Maiori Caratella di 41 anni.
Carbone si è tolto la vita utilizzando un paio di pantaloni come corda. Come aveva riferito in una sua prima confessione dopo l’omicidio, per il quale si era costituito subito dopo, aveva deciso di uccidere la compagna per poi suicidarsi in modo da liberare entrambi da una situazione di conflittualità che la donna aveva con l’ex marito, fatta di litigi e contrasti che avevano minato la lucidità della coppia. Ostilità nei confronti di Carbone era manifestata anche dalla sorella e dal fratello di lei che non avevano accettato la separazione della vittima dal marito dal quale aveva avuto due figli, ancora piccoli. L’omicidio della donna era avvenuto a Lanciano, nella casa di via Antonelli a Miglianico dove la coppia si era trasferita da poco.
Il 39enne materano ha maturato la decisione di togliersi la vita subito dopo che il Gip del tribunale di Chieti, Luca De Ninis, ha convalidato l’arresto.
Carbone al momento dell’arresto è stato trovato con una valigia, forse cosciente del fatto che dopo aver consumato l’omicidio non avrebbe più fatto ritorno a casa.