È giunta alla sua quarta edizione. Stiamo parlando “Flëj ti Bir”, il Presepe Vivente Arbëresh di San Costantino Albanese. Il prossimo 30 dicembre, all’interno delle stradine del centro storico si svolgerà una delle manifestazioni uniche nel territorio che ha il pregio di mettere insieme storia, cultura, fede e identità di un popolo che attraverso il Natale vuole ricordare per non dimenticare. L’appuntamento organizzato dall’associazione Pro Loco San Costantino Albanese, con il patrocinio del Comune di San Costantino Albanese, del GAL La Cittadella del Sapere, dell’APT Basilicata, della Regione Basilicata e del Parco Nazionale del Pollino riesce a coinvolgere l’intero borgo con grande soddisfazione del Presidente della Pro Loco promotore dell’evento, Dina Iannibelli: “Un progetto nato nel 2018 che vede coinvolte persone di tutte le età e che coinvolge emotivamente tutti, soprattutto i visitatori. Le precedenti edizioni hanno visto la partecipazione di numerosi turisti, rimasti affascinati dagli angoli suggestivi del centro storico e dalla particolarità delle scene e dei costumi”.
I personaggi indosseranno gli antichi costumi e verranno interpretate scene di vita quotidiana di un tempo e gli antichi mestieri, in parte scomparsi, quali il fabbro, il calzolaio, le ricamatrici di costumi Arbëreshë, il falegname, il pastore, il casaro, le lavandaie ed altro ancora: “C’è un forte richiamo alla cultura, alla storia e alle tradizioni del nostro antico popolo. Di grande emozione l’esecuzione delle antiche danze e dei canti tradizionali”. Un’esperienza unica con pochi appuntamenti di questo genere in tutta Italia: “E’ vero. La suggestione e il grande mistero della natività rappresentata con la storia e le tradizioni di un antico popolo è di pochi e non rientra nelle classiche ritualità di questo periodo”. Suonatori di strumenti tradizionali accompagneranno i visitatori lungo il suggestivo tragitto che terminerà in una delle abitazioni più antiche del paese. Qui verrà allestita la scena della natività, e dove, come tradizione, saranno presenti, oltre ai personaggi della Sacra Famiglia, anche un vero bue e un vero asinello”. L’inizio è previsto alle ore 17,00. Vale la pena fare un salto in un luogo dove la fede e viva, arde nel cuore di tutti gli abitanti, piccoli e grandi generando suggestioni inimmaginabili che hanno la forza di lasciare il segno per ritornare e rivedere nuovamente il rito.