La Regione Basilicata ha celebrato a Matera ‘Il Giorno del ricordo’, una data per non dimenticare le foibe e l’esodo istriano, per commemorare le vittime delle rappresaglie iugoslave sul fronte orientale, ricordando l’esodo di oltre 250mila italiani dalle terre dell’Istria, alla presenza di diversi Istituti scolastici della città.
La manifestazione è stata aperta dalla proiezione di un video riportante la “Preghiera alla luna” e la toccante testimonianza di Gianni Alberto Vitrotti, il fotoreporter e giornalista italiano che ha realizzato cortometraggi sulla tragedia della maggioranza italiana nell’Istria occupata dagli jugoslavi.
Tra i relatori, moderati dal giornalista Massimo Brancati, presenti all’evento Carmine Cicala, Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, Domenico Bennardi, sindaco della Città di Matera, Margherita Perretti, Presidente della Commissione Regionale per la Parità e le Pari Opportunità tra Uomo e Donna, Anna Rosa, Referente per la Legalità, Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata, Ufficio IV Ambito di Matera, Ministero dell’Istruzione e del Merito, Martina Montemurro presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Matera.
Bellissime e musicalmente espressive le performance musicali a cura del Liceo Musicale Tommaso Stigliani di Matera, che hanno fatto da cornice all’intera commemorazione.
Il Presidente del Consiglio Cicala ribadendo l’importanza di trasmettere quanto è accaduto soprattutto ai giovani ed invitandoli a leggere approfondire ed analizzare la storia, ha descritto le foibe come una delle pagine più brutte dell’umanità, di quelle che non vanno dimenticate.
“La celebrazione del ‘Giorno del ricordo’ ci obbliga alla riflessione su una pagina di storia del nostro Paese, troppo spesso dimenticata e sottovalutata, una pagina di storia complessa, permeata di dolore e di sangue, del sangue dei molti innocenti che furono massacrati e giustiziati, la cui eco continua a risuonare, anche a distanza di anni – il Presidente del consiglio poi prosegue – Il Consiglio regionale della Basilicata, sempre attento ad iniziative di valenza storica e culturale, non può esimersi dal portare il proprio contributo in manifestazioni che hanno il pregio di ricordare pagine della nostra storia, come l’eccidio delle foibe. È nostro dovere, morale ed istituzionale, non solo partecipare ad eventi come questo, ma anche patrocinare, sostenere e realizzare studi, convegni, incontri e dibattiti che abbiano lo scopo di conservare e tramandare la memoria di questa tragedia italiana, per fare in modo che non sia più una strage dimenticata, ma che, al contrario, la conoscenza di ciò che è stato ci induca a non ripetere gli stessi errori del passato”.
Concludendo il suo intervento il presidente Carmine Cicala ha ringraziato tutti i ragazzi presenti: “siete la testimonianza che tanto si può e si deve fare per rinnovare la nostra memoria storica. Vi ringrazio per questo momento di riflessione su una tragedia del ‘900 che non può e non deve cadere nell’oblio”.
Diverse le testimonianze che hanno coinvolto i presenti, alcune dirette osservate in video, altre riportate da alcuni studenti presenti. Toccante l’ascolto della testimonianza video di Piero Tarticchio, presidente del Centro di Cultura Giuliano Dalmata, che ha contribuito ad arricchire la conoscenza di quei tristi avvenimenti che coinvolsero il confine orientale italiano.
Da parte di tutti i relatori l’invito ai giovani a studiare la storia per non dimenticare, a cercare anche altre verità, a ricercare anche quelle notizie meno gettonate ma ugualmente forgianti e simboliche per la storia dell’umanità, affinché alcuni orrori non si ripetano mai più.
Intervenuto il prof. Renato Veneruso del Centro Studi Rosario Livatino, il quale ha sottolineato come l’istituzione del giorno del ricordo, disposta dal Parlamento nel 2004 a memoria delle ‘foibe’ ha avuto il grande merito di squarciare i veli del silenzio ipocrita che nei decenni successivi alla Seconda guerra mondiale ha accompagnato il dolore di tanti italiani costretti ad abbandonare la propria terra che pure consideravano patria. “Occorre che alla rievocazione storica si accompagni anche un processo di purificazione della memoria che può ottenersi solo attraverso la ricerca della verità e il sereno riconoscimento delle responsabilità personali e sociali di quanto accaduto, allo scopo di raggiungere una condivisa pacificazione tra tutti i soggetti coinvolti”. A concludere la mattinata il presidente della seconda Commissione consiliare e consigliere regionale Luca Braia, il quale ha rivolto agli studenti l’invito a trarre da manifestazioni come quella di oggi utili insegnamenti e a prestare sempre la dovuta attenzione al tema dell’inclusione.