Il prossimo 3 marzo su tutto il territorio Nazionale si svolgerà la II° Giornata di Sensibilizzazione dell’Udito orientata a Sensibilizzare la cura dell’orecchio e dell’udito nell’ambito delle cure primarie”. La manifestazione è organizzata dalla Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico-Facciale (SIOeChCF) con la cooperazione della Società Italiana di
Audiologia e Foniatria (SIAF) e di 23 Associazioni di pazienti e parenti di soggetti ipoacusici (senza fini di lucro) operanti sul territorio Nazionale. Essa inoltre è sintonizzata, per data, visione e contenuti, alla giornata mondiale dell’udito istituita
dall’OMS. La sordità o ipoacusia (perdita dell’udito) è una condizione molto comune e diffusa. L’OMS stima che il 20% circa della popolazione mondiale ne sia affetta e che essa si manifesti in maniera invalidante in 430 milioni di soggetti circa. L’incidenza aumenta con l’aumentare dell’età e secondariamente all’aumento dell’aspettativa di vita, sempre più persone ne risultano affette. Per ridurre le possibili conseguenze negative, la perdita uditiva dev’essere identificata e trattata quanto prima possibile. L’udito è fondamentale per sentire, capire e comunicare verbalmente e l’orecchio è un organo di senso molto complesso e delicato che necessita di protezione. Diversi fattori possono concorrere a danneggiare il nostro orecchio come particolari farmaci, virus e traumi acustici che sommandosi nell’intero arco della vita portano ad un’incidenza più elevata nella vita adulta-anziana. Si stima difatti una prevalenza di circa il 40-50% nelle persone di oltre 75 anni. La perdita uditiva non affrontata incide sull’economia globale con un costo pari a 980 miliardi di dollari all’anno per costi del settore sanitario (escluso il costo degli apparecchi acustici), del supporto educativo, della perdita di produttività e costi sociali. Studi recenti concordano inoltre sul fatto che il deficit uditivo contribuisca al deterioramento della socialità, sensibilità, cognizione e qualità di vita dei soggetti. Per tali ragioni identificazione e trattamento precoce sono fondamentali per prevenire un deterioramento globale. Riconoscere precocemente i sintomi della sordità e dei problemi all’orecchio è fondamentale per poter intervenire sia sulle possibili cause sia per ridurre al minimo la disabilità che ne deriva. Oltre il 60% dei problemi di udito, infatti, può essere identificato e affrontato a livello delle cure primarie e l’integrazione tra il medico specialista (otorinolaringoiatra o
medico audiologo) e i servizi di assistenza primaria può portare a innegabili vantaggi diretti alla persona, attraverso una attiva collaborazione fra Specialisti Ospedalieri e Medici di Medicina Generale e Pediatri di Base, volta a migliorare l’offerta di
prestazioni sanitarie, in termini di varietà e qualità di prestazioni, nonché di modelli organizzativi che facilitino l’accesso ai servizi dell’utenza. In questa ottica di collaborazione fra medicina ospedaliera e territoriale presso la Unità Operativa, U.O.S.D. Vestibologia e g.i.a. di Otorinolaringoiatria del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Policoro, diretta dal dott. Giacinto Asprella Libonati sono disponibili numerosi e moderni esami di diagnostica strumentale per l’inquadramento dei problemi uditivi: Audiometria tonale e vocale sia in cabina che in campo libero, potenziali evocati uditivi, otoemissioni acustiche, impedenzometria con studio della funzione tubarica. A questi si affianca la disponibilità di tutti i più moderni esami per lo studio della funzione vestibolare e del labirinto posteriore, quali i Potenziali evocati vestibolari, il Video Head Impulse Test, la Verticale visiva soggettiva, lo studio e registrazione dei movimenti oculari dal nistagmo ai movimenti saccadici e di smooth pursuit con calcolo parametrico ed elaborazione a PC, test calorici. Questo consente uno studio completo delle funzioni dell’orecchio interno, deputato al senso dell’udito ma anche dell’equilibrio, una valutazione globale delle due funzioni è, infatti, propedeutica a fornire al paziente, là dove emergano criticità, un programma riabilitativo personalizzato, sia su l’eventuale ascolto in protesi acustica se necessarie, sia per correggere eventuali disturbi fonemici. È attivo, infatti, un servizio di riabilitazione logopedica presso il quale diagnosticare con il medico Foniatra e poi risolvere queste problematiche con cicli di riabilitazione. Ma una offerta unica nella nostra Regione è quella che diamo presso la nostra UOSD con un ambulatorio di riabilitazione vestibolare, presso il quale il paziente affetto da disturbi dell’equilibrio riceve un programma personalizzato, che si integra, soprattutto nella fascia di età senile, con la corretta correzione protesica del deficit uditivo con gli ausili protesici. Il paziente riceve un inquadramento completo che possa portarlo attraverso programmi integrati di riabilitazione alla piena ripresa di una efficienza sensoriale uditiva e vestibolare con reintegro ad una vita sociale e lavorativa normale. Abbiamo avuto cura di facilitare l’accesso dei pazienti alle prenotazioni delle prestazioni aprendo agende dedicate a problemi specifici che richiedano tempi di
risposta non lunghi, ad esempio una agenda è dedicata a fornire esami audiometrici richiesti per uso patente di guida, concorsi, commissioni di invalidità e pensioni, enti pubblici. Inoltre disponiamo di una agenda per i collaudi e controlli protesici acustici. Per la fascia pediatrica è attiva una disponibilità personale con tutti i pediatri di base del territorio, per accogliere già telefonicamente le segnalazioni di ogni caso che abbia carattere di urgenza in tempi rapidissimi. Sempre nella fascia pediatrica è attivo in collaborazione con il punto nascita il secondo livello di screening audiologico neonatale, per la diagnosi precoce delle sordità congenite.
112
Post precedente