Cgil Cisl e Uil della Basilicata sono “profondamente preoccupati per il progetto di autonomia differenziata” promosso dal Governo: è uno dei passaggi della lettera che i segretari delle tre organizzazioni hanno consegnati stamani, a Potenza, al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha ricevuto anche un documento dei lavoratori Rmi e Tis, circa 1.800 “nuclei familiari collocati in progetti di inserimento sociale-lavorativo, nei fatti – è scritto – lavoratori a tutti gli effetti che non vengono riconosciuti da parte delle pubbliche amministrazioni”. Cgil, Cisl e Uil hanno sottolineato che “creare opportunità di nuova occupazione, soprattutto per i giovani, come volano di giustizia sociale e progresso, deve essere un imperativo categorico per tutte le forze politiche”. I lavoratori Rmi e Tis, nel documento consegnato al Presidente della Repubblica, hanno sottolineato la loro condizione di precarietà (“Percepiamo un sussidio più basso di un reddito di cittadinanza, solo 550 euro al mese, questa situazione ci sta distruggendo fisicamente e psicologicamente”) e hanno chiesto a Mattarella “di interessarsi perché sia emanata una legge che preveda una selezione o concorso riservato ai lavoratori impegnati in lavori socialmente utili comunque denominati, anche al di là dei tetti di spesa e delle piante organiche così come oggi determinate, come già avvenuto in precedenza per sanare le stesse situazioni”.