Da venerdì anche la Basilicata protagonista al Villaggio della biodiversità contadina di Coldiretti, il più grande evento di aziende agricole regionali, in corso a Cosenza fino a domani, un’occasione per toccare con mano la qualità, la grande scelta e le proprietà uniche della frutta italiana, con la più grande esposizione delle varietà locali e di stagione. Tra gli oltre ottanta espositori, anche quelli lucani, che espongono per l’occasione agli oltre 200 mila visitatori attesi per tutto l’arco del fine settimana, i prodotti del marchio “Io sono lucano” ideato dalla Coldiretti di Basilicata. “È una importante vetrina per i nostri prodotti agroalimentari dei cinque progetti di filiera, cereali, carne, latte, ortofrutta e erbe officinali – spiegano il presidente della Coldiretti di Basilicata, Antonio Pessolani, e il direttore provinciale di Potenza, Luca Celestino, presenti a Cosenza – e per presentare ‘Io sono lucano’, un progetto economico, sociale e culturale di grande respiro strategico per la Basilicata, che prende in considerazione i diversi aspetti legati alla produzione del cibo di qualità e del suo consumo”.
A Cosenza si è parlato anche di cibo artificiale, dieta mediterranea e nutrizione con pediatri e medici nutrizionisti. Non sono mancate le testimonianze di imprenditori delle filiere agroalimentari e un focus sulla necessità di lavoratori per colmare la mancanza di manodopera che ha duramente colpito le campagne lo scorso anno con la perdita rilevante dei raccolti agricoli nazionali. È un settore ad elevata intensità di lavoro con operazioni difficilmente meccanizzabili che richiedono manualità e professionalità, con un bisogno di giornate lavorative, fra coltivazione e raccolta. “Coldiretti stima che un frutto su quattro venga raccolto da mani straniere nei molti ‘distretti agricoli’ dove i lavoratori immigrati sono una componente bene integrata nel tessuto economico e sociale come nel caso – evidenzia Pessolani – della raccolta delle fragole nel Metapontino. Nelle campagne con l’arrivo dell’estate c’è posto anche per studenti, pensionati o disoccupati che vogliono trovare una occasione di reddito e fare una esperienza all’aria aperta a contatto con la natura, grazie al nuovo sistema di prestazioni occasionali introdotto nella Manovra che porta una rilevante semplificazione burocratica per facilitare l’avvicinamento al settore agricolo” conclude Pessolani.