In un’intervista televisiva del 1981, Italo Calvino, scrittore italiano, intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, parlando della poesia su sollecitazione di un giornalista che chiedeva quali fossero i talismani per il futuro, precisò: “Imparare delle poesie a memoria , molte poesie a memoria , da bambino, da giovani, ma anche da vecchi, perché fanno compagnia e poi lo sviluppo della memoria è molto importante”. Nella giornata mondiale della poesia, istituita per la prima volta dall’Unesco nel 1999,il pensiero va rivolto alla scuola a quella comunità scolastica ormai messa nell’angolo che non riesce più a coltivare questo semplice esercizio che appare un elisir portentoso, chiave vera per addentrarsi in un futuro vero ed essenziale. Per molti altri, scrittori, osservatori ma anche semplici poeti, versi ben scritti pare siano un buon pronto soccorso, una luce che accende una mente e che riesce a riempire non lasciandolo più vuota e sola. La poesia è tale quando un emozione trova il suo pensiero e il pensiero trova le parole. Un sogno che esce fuori dall’involucro di una favole e si fa vita facendo battere anche un cuore duro. Una volta invitando lo scrittore e giornalista Pino Aprile in un bellissimo borgo lucano, Episcopia, passeggiando nel suo centro storico chiesi: Pino per rivitalizzare questo paese, chi possiamo chiamare? Lui senza pensarci un attimo mi rispose: “Ci vogliono dei poeti. È successo in alcuni paesi del nord”. Tante volte recitare dei versi può diventare un salvagente a cui aggrapparsi quando tutto sembra svanire. Sono le parole del silenzio che sanno trasmettere sensazioni forti e umane, un eco che chiede a un’ombra di ballare. Una poesia al giorno può togliere il medico di mezzo? Può fare molto di più perché in fin dei conti è un abbraccio di una scoperta un respiro desiderato e forse un brivido vero di vita. Parlare oggi di poesia sentenzia l’arrivo della primavera anche se il tempo fuori ci lascia uggiosi e annoiati, ma dietro l’angolo si avverte il primo lieve e improvvisa folata di vento che racconta di come le cose andranno bene e presto tornerà la luce persino nelle notti più buie. Poesia, che bella parola. Proprio Italo Calvino diceva : “La poesia è l’arte di far entrare il mare in un bicchiere”.
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