Una recente indagine dell’Associazione Luca Coscioni ha messo in luce come nel nostro Paese solo 5 italiani ogni 1000 hanno depositato le proprie disposizioni anticipate di trattamento (DAT). Confrontando questo dato con i più recenti sondaggi risulta chiaro che la scarsità delle DAT depositate è attribuibile alla carenza di informazioni e all’assenza di un a campagna informativa da parte di Ministero della Salute, Regioni e, salvo rare eccezioni, strutture sanitarie. Per colmare il vuoto informativo dal 10 al 16 aprile 2023 l’Associazione si è mobilitata in 148 piazze italiane con tavoli informativi ed eventi.
A Matera questa mattina la Cellula Coscioni Basilicata ha dato la possibilità di approfondire la tematica attraverso un banchetto informativo collocato nella centrale Piazza Vittorio Veneto a cui si sono avvicinati numerosi cittadini e curiosi.
Quel che l’Avv. Maria Teresa Tralli, presente al presidio, ci ha raccontato è che le DAT – disposizioni anticipate di trattamento, comunemente definite “testamento biologico” o “biotestamento”, sono regolamentate dall’art. 4 della Legge 219 del 22 dicembre 2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018.
La legge consente ad ogni cittadino maggiorenne, capace di intere e di volere, di esprimere anticipatamente le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari in previsione di un quadro clinico in cui non sarebbe nelle condizioni di poter scegliere, ad esempio nel caso in cui si patisse una condizione di malattia giudicata irreversibile associata a grave disturbo cognitivo che compromette le capacità di coscienza o giudizio. Inoltre con le Disposizioni Anticipate di Trattamento è possibile esprimere serenamente le proprie scelte terapeutiche e/o diagnostiche, in momenti antecedenti la malattia e previa acquisizione di adeguate informazioni mediche, al fine di non prendere decisioni condizionate dal proprio malessere, dettate dalla patologia o di demandare ai propri cari eccessive responsabilità. Sicuramente è importante prima di scrivere una DAT, acquisire adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte relative al rifiuto o consenso a determinati accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari (es. nutrizione artificiale e idratazione artificiale).
La redazione delle DAT può avvenire in diverse forme: quella sicuramente più semplice per il cittadino è quella di compilare il modello disponibile sul sito https://www.associazionelucacoscioni.it/landing/testamento-biologico e depositarlo presso l’Ufficio di stato civile del Comune di residenza, in questi modo saranno poi sono trasmesse e inserite nella Banca dati nazionale delle DAT istituita presso il Ministero della salute, ma è importante informare i cittadini, che questi scritti sono esenti dall’obbligo di registrazione, dall’imposta di bollo e da qualsiasi altro tributo, imposta, diritto e tassa per essere validi e sono, inoltre, rinnovabili, modificabili e revocabili in ogni momento, così come nel caso in cui le condizioni fisiche del paziente non lo consentano, possono essere espresse anche attraverso videoregistrazione o dispositivi che consentano alla persona con disabilità di comunicare. Nella DAT è possibile indicare anche il nome di un fiduciario, una persona che sarà chiamata a rappresentare l’interessato nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie.
La relazione è il primo passo per la consapevolezza delle proprie scelte per gli esperti della cellula Coscioni Basilicata, incontrare la gente e chiarire eventuali dubbi o rispondere alle numerose domande poste, una missione volta a colmare quel vuoto informativo che i dati evidenziano.