“La guardia medica ad Episcopia non chiuderà”. Queste le parole del sindaco Egidio Vecchione alle voci di probabili dimissioni dell’attuale medico napoletano Patrizio Dalicandro inviate per conoscenza sembra al comune e direttamente per competenza all’Asl di Senise. Dimissioni che avrebbero decorrenza dal prossimo primo maggio. Proprio qualche giorno fa – continua Egidio Vecchione- interloquendo con il responsabile dell’Asl, il dottore Console, accertavo che nessun documento relativo alle dimissioni era pervenuto agli uffici sanitari di competenza, benché presso lo stesso comune”.
Il servizio di guardia medica, situato in via Bruno, importante soprattutto nei periodi festivi e prefestivi, soprattutto nelle ore notturne risulta essere punto importante e vitale per l’intera comunità episcopiota.
“Certo la carenza di medici in Basilicata è ormai un dato di fatto; ma prima che si possa pensare alla chiusura della Guardia Medica nel nostro paese la chiusura dovrà riguardare tutti i comuni della Regione. Per dire anche che l’amministrazione è da tempo alla ricerca della disponibilità di giovani medici che siano propensi a venire nel nostro paese.
Ma sulla Guardia Medica la questione pare non finisca qui.
“Stiamo facendo degli approfondimenti all’Asl di Senise, nella persona del dottore Console, ho chiesto di avere mensilmente la documentazione relativa ai turni che vengono o si devono espletare. Stiamo parlando di risorse finanziarie che si spendono che devono realizzare un servizio efficiente ed efficace”.
Quindi al momento le voci del medico Dalicandro di poter svolgere le sue funzioni in Calabria in un paese della provincia di Cosenza restano al momento tali. Del resto perché le dimissioni possano avere efficacia dal primo maggio, sarebbero dovute essere state depositate almeno due mesi prima a termine di legge. O almeno ci doveva essere un congruo avviso. Resta un dato importante quello della carenza di medici in Basilicata, dove i comuni senza un’adeguata copertura sanitaria rischiano di aumentare nei prossimi mesi in presenza di una Regione con un tasso di anzianità molto elevato.