“Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ringrazio per il proficuo lavoro portato a compimento, ha sottoscritto il decreto per il riconoscimento dell’area di crisi complessa del comparto industriale San Nicola di Melfi. A tal riguardo è previsto lo stanziamento di 20 milioni di euro per il finanziamento di progetti di riqualificazione e riconversione produttiva delle aziende della filiera, secondo le modalità e procedure previste dalla legge 181 del 1989″.
Lo afferma il capogruppo di FdI in Consiglio regionale della Basilicata Tommaso Coviello.
“Si tratta – prosegue Coviello – di una zona nevralgica per il futuro produttivo e occupazionale della Basilicata ed è fondamentale, con il riconoscimento dell’area di crisi complessa, garantire e fornire alle imprese gli strumenti per favorirne lo sviluppo. Con questa iniziativa dal governo Meloni giunge un’azione concreta per i lucani e la Basilicata ed è piena la sinergia a livello istituzionale”.
“La Regione Basilicata ha da sempre avuto la massima attenzione sull’area di Melfi, anche in considerazione del momento di crisi che sta vivendo il settore automotive, con talune scelte del legislatore europeo che penalizzeranno le imprese e soprattutto i lavoratori italiani. Come sappiamo tutti, l’automotive a Melfi è fondamentale per il Pil e l’export della nostra regione e quindi abbiamo manifestato tutte le nostre preoccupazioni in ogni sede e presso ogni governo. Per questo motivo, accolgo con grande soddisfazione la notizia che il Ministro dello Sviluppo economico ha statuito le condizioni per il riconoscimento di crisi industriale complessa per il territorio dei Sistemi locali del lavoro di Melfi e Potenza. Ringrazio il ministro Adolfo Urso per l’attenzione e la celerità nella sua azione”. Lo afferma in una nota il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
“Con questa decisione del ministro, vi sarà l’impegno di 20 milioni di euro di risorse nazionali a valere sulle risorse del Fondo per la crescita sostenibile (FCS), finalizzati alla promozione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione di rilevanza strategica per il rilancio della competitività, il rafforzamento della struttura produttiva, la promozione della presenza internazionale delle imprese e l’attrazione di investimenti dall’estero”, conclude Bardi.