A Valsinni, dalla Francia, Catherine e Jean de Moras con i rispettivi coniugi, discendenti del ramo francese di Giovanni Michele Morra, padre della poetessa Isabella. Il prossimo 3 maggio, Valsinni, piccolo centro in provincia di Matera, potrà raccontare in concretola storia di essere luogo della grande poetessa del cinquecento. Come le pagine di storia raccontano, questo ramo della famiglia baronale ebbe origine da Cesare Morra,fratello di Isabella, estraneo alla nota tragedia e più vicino alla poetessa per aver condiviso con lei il servizio presso il principePietro Antonio Sanseverino da Bisignano, dal 1542 al 1546. Nelle contabilità del principe Sanseverino, Cesare Morra veniva qualificato come” giardiniere”,inteso come soprintendente ai giardini non prestatore di opera manuale;dal Principeebbe molti riconoscimenti e molti benefici e tra questiil feudo detto della Bufalaria.Nonostante questa condizione di privilegio nel Principato di Bisignano,ad un certo punto, Cesare decise di raggiungere il Padre ed i fratelli in Francia dove si sposò due volte edalla seconda moglie, Gabriella Faulcon, ebbe dei figli,i primi della numerosissima discendenza che, nell’attuale generazione, annovera anche Catherine e Jean. Affascinati dalla narrazione della storia della loro famiglia rimasta viva nei secoli, Catherine e Jean, hanno deciso di tornare al castello del loro avo Gian Michele Morra e della poetessa Isabella. La presenza a Valsinni dei discendenti di Isabella Morra per storici del posto e cultori della poesia è considerata come un “ritorno a casa” dopo ben cinque secoli di Giovanni Michele Morra “in Spirito” al suo castello dopo che in fretta e furia abbandonò il castello dopo la sconfitta militare della Francia, con la speranza di potervi fare ritorno che si rilevò vana per lui e per i suoi discendenti. Un incontro fortemente voluto dal proprietario del Castello da ben 102 anni, Vincenzo Rinaldi:
Un incontro con il coinvolgimento del Comune e della Pro Loco del posto, con l’obiettivo di rilanciare l’interesse intorno alla vicenda umana e poetica di Isabella’ ma anche alla storia della nostra comunità. Vogliamo credere che solo ora, con la venuta di Catherine e Jean tornerà nel castello lo “Spirito” di Giovanni Michele e che Isabella ed il Padre, tanto amato ed invocato da lei, finalmente,potrannoricongiungersied, in questo modo, entrambipotranno rimuovere dalla loro pace eterna l’ultima pena.
Non nasconde la soddisfazione il primo cittadino di Valsinni per l’appuntamento storico. Sindaco, che significato ha?
Un grande significato. Per questo ringraziare Vincenzo Rinaldi per essere stato artefice di questa importante iniziativa. Un appuntamento che permetterà al borgo di Valsinni di recuperare, riscoprire ed approfondire ancora meglio la storia di questo luogo, ben abbinato ormai alla identità di questa comunità. La presenza dei discendenti di Isabella Morra darà ancora lustro a questo luogo ormai attenzionato a livello nazionale ed internazionale.
Si dice a volte che la storia possiede al suo interno dei “ritorni a casa”. La presenza dei discendenti della poetessa Morra che benefici porterà sul lungo periodo a Valsinni.
Il ritorno a casa, come si è precisato, permette di creare nuovi stimoli per migliorare l’attività di sviluppo territoriale che abbiamo da tempo in programmazione. Una programmazione con l’intento di stimolare la nostra comunità anche con iniziative individuali, con l’obiettivo di bloccare il fenomeno dello spopolamento. Quindi ben vengano iniziative di questo genere utili a dare più luce alla nostra storia attraverso messaggi culturali concreti. Un ringraziamento va rivolto anche alla Pro Loco che non fa mancare mai il suo impegno per partecipare all’organizzazione, in questo caso all’accoglienza degli ospiti francesi.
Isabella Morra a distanza di secoli continua a dare lustro e notorietà al piccolo borgo, fino al 1873 chiamata Favale San Cataldo, terra ricca di sorgenti.