Il Tar della Basilicata ha respinto i ricorsi per riammettere alla competizione elettorale del 14 e 15 maggio le liste di Concetta Iannibelli (Lagonegro Libertà e Progresso) a Lagonegro è quella di Pancrazio Locuoco (Alternativa in comune) a Tricarico. I giudici hanno ritenuto non validi i ricorsi per la ricusazione delle liste a loro sostegno. Pertanto al netto di colpi di scena, restano in corsa a Lagonegro le due liste, una capeggiata da Di Lascio, l’altra da Falabella, a Tricarico invece, in solitaria ci sarà soltanto la lista di Paradiso.
“Vorrei fare chiarezza su quanto è successo e sta succedendo in queste ore a Lagonegro in relazione alle elezioni amministrative – dichiara Concetta Iannibelli – è opportuno che lo faccia io anche per gli altri candidati perché non mi sento il comandante Schettino, non sono abituata a lasciare la nave nei momenti critici ma mi sono sempre assunta ogni responsabilità, nel bene e nel male, anche nei momenti più difficili che hanno percorso la mia vita personale, professionale e politica.
E’ opportuno, altresì, procedere a dei chiarimenti perché ho letto articoli di giornali in quest’ultima settimana che riportano fatti non veri, i quali potrebbero minare ulteriormente, oltre che la verità, la più grande conquista che si è avuta nel tempo, attraverso morti sul campo, la libertà e la democrazia.
Ho deciso di candidarmi a sindaco perché mi sento di aver già fatto un percorso nella precedente amministrazione svolgendo il ruolo di opposizione con rigore e fermezza e, soprattutto, perché mi sento una donna libera che non ha padroni.
Unico padrone è il senso di lealtà verso i miei cittadini e verso me stessa.
Ma vi è di più!
Mi sono candidata a Sindaco perché sento fortemente che la politica sia un servizio gratuito per la Comunità, dove si deve più dare che riceve, nel quale ognuno di noi deve mettere a disposizione della Comunità che intende guidare, risorse e competenze per rendere vivibile il posto dove si vive, al passo con i cambiamenti culturali e politici.
Mi ero candidata a sindaco, inoltre, proprio per le ragioni che sottendono la battaglia che porterò avanti fino alla fine a seguito della ricusazione della mia lista: perché ritengo che nella mia Città ormai sia inesistente il principio democratico che dovrebbe regolare ogni agire, dimostrandosi, invece, palese ed evidente la presenza di un sistema politico-burocratico che tende di danneggiare molti per vantaggiare pochi.
Perché la nostra Lagonegro possa nuovamente riconoscersi una Città normale, dove i cittadini e le cittadine hanno pari dignità di partecipare alla vita amministrativa, dovranno passare ancora molti anni e si avrà bisogno di persone oneste e coraggiose che, spinte solo dall’amore verso il prossimo inteso anche come senso di dovere civico verso il cittadino, possano, quali portatori sani di cambiamento reale, spingere – conclude Iannibelli – la comunità intera oltre l’ostacolo di un sistema melmoso che tende sempre a far rimanere tutto come prima”.