L’incontro pubblico sull’emergenza cinghiali che si è svolto ieri a Montalbano Jonico ha finalmente esaudito il desiderio di agricoltori e cacciatori lucani di essere ascoltati dalla politica.In Italia si parla di oltre 2,3 milioni di cinghiali, almeno un incidente al giorno con feriti, anche gravi.Quello che si è svolto ieri sera è stato un tavolo partecipato, un segnale importante di responsabilità e di ascolto reciproco di tutte le parti presenti.
I cittadini intervenuti hanno espresso piena soddisfazione per l’aggiornamento del piano straordinario per l’emergenza che toglie lacci e vincoli alla caccia, seppur ora staagli enti locali come le province, specie quella di Matera, dare attuazione allo stesso.Non affrontare il problema rende inevitabilmente tutti responsabili dei danni che agricoltori e cittadini nel prossimo futuro potrebbero subire.
“La Basilicata sta vivendo da tempo il problema di una presenza invasiva dei cinghiali che finiscono col provocare danni ingenti alle attività agricole e alla circolazione stradale, dagli esiti, in alcuni casi, dannosi anche per l’incolumità delle persone coinvolte – afferma il Consigliere Regionale Piergiorgio Quarto – Non si può non considerare, inoltre, che la presenza invasiva della specie del cinghiale va anche a discapito degli ecosistemi globali e della bio diversità, poiché è in grado di adattarsi a qualsiasi territorio ed ambiente, superando nel numero le altre specie e causandone la progressiva sparizione. È stato importante il confronto condiviso oggi a Montalbano Jonico, per fare un punto della situazione ed elaborare ulteriori strategie condivise oltre ad azioni mirate e dunque maggiormente efficaci”.
“Quello di questa sera sul tema dei cinghiali è stato un momento molto proficuo di ascolto e confronto tra agricoltori e cacciatori locali e politici e tecnici regionali e nazionali – afferma Michele Giordano Presidente GN Basilicata – Il governo Meloni non intende rincorrere le derive ambientaliste e animaliste della sinistra, che finora ha di fatto frenato ogni azione concreta e ha concorso al proliferare dei cinghiali e all’aumentare dei danni fisici ed economici a persone ed imprese. Il nuovo Piano Straordinario va in questa direzione ed è stato ben accolto dai nostri concittadini. Si tratta ora di vigilare sulla sua concreta attuazione, il che significa nella nostra Montalbano, che la Provincia deve finalmente dare attuazione ad un piano che già prevede il contenimento nelle aree protette come quella dei Calanchi. Grazie a quanti sono intervenuti e a Tauro Leonardo Rocco, Piergiorgio Quarto, Aldo Mattia, Cosimo Latronico, Gianni Rosa e Carlo Gilio per esser venuti ed esser stati disponibili a due ore e mezza di confronto. È il segno di una politica che ha a cuore il suo territorio”