I ritardi e le omissioni della Regione Basilicata sono stati confermati dal TAR Basilicata, che poche ore fa, riconoscendo la fondatezza delle ragioni di Auxilium, ha accolto il ricorso, presentato a dicembre e discusso due mesi fa, contro il silenzio serbato a fronte delle plurime richieste di autorizzazione allo svolgimento delle cure domiciliari, in ossequio alla vigente normativa, tuttora disattesa dalla Giunta Regionale. I Giudici hanno ordinato alla Regione Basilicata di pronunciarsi sulla istanza entro 60 giorni nominando, in ipotesi di ulteriore inadempimento, un commissario ad acta nella persona del Prefetto di Potenza. Tutto ciò attesta e comprova, nuovamente, la verità delle argomentazioni di Auxilium e la strumentalità delle insostenibili difese di ufficio del Presidente Bardi e dell’Assessore alla Salute Fanelli. Si legge in un comunicato diffuso ieri a mezzo stampa dalla Cooperativa Auxilium.
La replica della Regione Basilicata:
“Dopo due sentenze che hanno dato ragione alla regione Basilicata e condannato il soggetto economico ricorrente, riferitamente all’espletamento di una gara che è stata dichiarata legittima sia dal TAR Basilicata – in data in data 03/05/2022 – che dal Consiglio di Stato, in data 21/10/2022, nella quale sentenza si statuisce che “Il ricorso alla gara ponte non solo è legittimo, ma è l’unico allo stato possibile per garantire la prestazione del servizio”, la recente sentenza del TAR Basilicata nulla aggiunge a quanto già dichiarato nelle scorse ore, ossia che il percorso dell’accreditamento a breve sarà oggetto di apposita DGR, la cui discussione in Giunta già è iniziata, che avrà l’obiettivo di creare un sistema aperto, plurale e ispirato alla concorrenza, per perseguire una maggiore efficacia ed efficienza dell’ADI, nell’interesse esclusivo dei lucani e nel pieno rispetto del principio di legalità”. Lo affermano in una nota il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi e il vicepresidente della giunta regionale e assessore alla Salute e alle politiche per la persona, Francesco Fanelli.