Arte e storia insieme. Potenza celebra la sua storica parata dei turchi attraverso l’arte, con un suggestivo racconto ad immagini del fotografo potentino Rosario Claps.Uno storytelling, come si usa dire: una forma di comunicazione persuasiva nel narrarein forma visivai volti, i costumi, le emozioni e la storia di una delle manifestazioni storiche più bella d’Italia. Fino al prossimo 31 maggio, per tutta la città, si potranno ammirare le oltre 14gigantografie 6×3, 50 manifesti 70×100, 50 manifesti 100×140, realizzate. Fotografo professionista dal 2011, storico della parata, autore del libro “Basilicata 131” e depositario di un archivio fotografico di oltre un milione di immagini della Basilicata, Rosario Claps potentino verace è un artista poliedrico: cantante e armonicista da 30 anni nella band “Blue Cat Blues”, attualmente ricopre anche il ruolo di responsabile produzione e casting per Sirio Studios, casa di produzione cinematografica di Potenza, con cui ha partecipato alla realizzazione del film “Il Meglio di te” con Maria Grazia Cucinotta e Vincent Riotta, che verrà presentato proprio domani , 19 maggio al Festival di Cannes. In un momento di pausa del suo lavoro sottolinea subito:
Spero di riuscire a raccontare, attraverso il mio obiettivo, le suggestioni che vive la città di Potenza durante questa manifestazione collettiva, fatta di rievocazioni che affondano le proprie radici tra storia e leggenda, folklore e devozione.
Una mostra presente in tutta la citta, tra le vie più o meno significative. La domanda che sorge spontanea è: Come e perché di questa mostra. L’obiettivo?
Premesso che sono l’autore di un’altra mostra sui Turchi realizzata nel 2019 presso la Cappella dei Celestini a Potenza, in quell’occasione furono esposte, in vari formati, circa 7000 immagini, una delle mostre più visitate in tutta la storia di questo spazio espositivo, da circa 5000 visitatori. La mostra è stata pensata a cielo aperto per dare la possibilità ad un numero maggiore di persone di vivere le emozioni di questo grande attrattore per la nostra città. Il fine è quello di promuovere questo evento e di coinvolgere tutta la città.
Una mostra con “due lenti fotografiche” insieme con sua figlia. Nel raccontare questo importante evento qual è l’emozione più palpabile?
Le emozioni sono tante :lavorare, da circa due anni, con la propria figlia ad un progetto che oramai non è più solo mio ma nostro e questo mi inorgoglisce. Le altre emozioni, forti, sono legate all’attaccamento dei figuranti a questo evento importante per la città che si divide in due momenti, il primo legato alla preparazione all’interno dello stadio Viviani, il secondo legato alla parata che diventa per tutti motivo di orgoglio e fierezza.
Dopo questa mostra seguiranno altre iniziative?
Alla storica parata dei turchi è legato un progetto molto ambizioso, l’idea è quella di realizzare nel tempo e se si riescono a trovare i fondi che ci permettano di realizzarlo, un libro fotografico sulla parata e una mostra multimediale.
L’avvenimento viene ricordato ogni anno il 29 maggio, giorno prima delle celebrazioni religiose in onore del Santo Patrono. La storia di San Gerardo che fermò i Turchi mentre risalivano con le loro navi il Basento quando era ancora navigabile sembra ancora allo studio e agli approfondimenti delle tante ipotesi e intrecci culturali che appaiono di difficile chiarimento. Ma le foto di Claps in ogni caso rendono vive ed emozionanti un periodo storico che per Potenza resta una pagina importante della propria identità culturale.