Sarà la prima senza il grande Presidente Franco Punzi. All’interno del chiostro Nina Vinchi del Piccolo Teatro di Milano la 49esima edizione del Festival della Valle d’Itria : un viaggio nel repertorio dell’opera buffa che si svolgerà dal 18 luglio al 6 agostoa Martina Franca. L’apertura sarà dedicata a Rossini con una celebre opera: Il turco in Italia presentata nell’edizione critica di Margaret Bend con la regia di Silvia Paoli e la direzione di Michele Spotti. Un’opera mai eseguita sarà di scena il 22 luglio è L’Orazio di Pietro Auletta grande compositore italiano nelil 1724 fu nominato maestro di cappella della Chiesa di Santa Maria la Nova. Podio e regia affidati a due nomi di respiro internazionale: la regista e coreografa inglese Jean Renshaw e il direttore d’orchestra Federico Maria Sardelli alla guida del suo ensemble Modo Antiquo. L’inglese Renshaw firmerà anche l’allestimento di Gli uccellatori, opera di Florian Leopold Gassmann con libretto di Carlo Goldoni, riscoperta nella biblioteca nazionale di Vienna nel 2015 e portato in scena dal Theater an der Wien sempre con la regia di Renshaw.Una prima tutta italiana prevista il2 agosto al teatro Verdi. Nel programma pieno di appuntamenti canori c’è anche “Il paese dei campanelli”, nel centenario della composizione, con la direzione di Fabio Luisi e la regia dell’italo sudafricano Alessandro Talevi.. L’adorable Bel-Bou di Jules Massenet, operetta di un atto realizzata nel 1873, che andrà in scena nel chiostro di San Domenico il 19 luglio. Completano il cartellone 12 appuntamenti fra sinfonica e recita con il concerto per lo spirito nella basilica di San Martino, i concerti (pomeridiani) del sorbetto, i quattro concerti in masseria per ‘Il canto degli ulivi’, l’opera al cinema con la proiezioni di The Merry Widow di Ernst Lubitsch, il concerto speciale per l’assegnazione del premio alla Carriere della rivista L’opera International Magazine al baritono Marco Filippo Romano e anche l’esibizione, il 3 agosto, della banda musicale dell’Aeronautica militare. Confermata l’assegnazione del Premio alla carriera della Rivista L’Opera International Magazine, assegnato quest’anno al baritono Marco Filippo Romano.Grande emozione alla presentazione dell’edizione da parte del nuovo presidente Michele Punzi :
Siamo orgogliosi di poter presentare, in un anno così difficile, segnato dalla triste dipartita di Franco Punzi, un cartellone di alto profilo artistico che racchiude perfettamente lo spirito del compianto storico Presidente del Festival ma anche delle generazioni che gli sono succedute. Cercheremo di affrontare l’anno che ci separa dalle celebrazioni del cinquantenario del Festival con il sorriso, e armati di ottimismo, guardando ai recenti traguardi raggiunti – come il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana ricevuto da Leila Fteita per la scenografia di Le Joueur, una nostra produzione del 2022, per raggiungere nuove vette di eccellenza.