I primi rovesci e temporali di maggio hanno provocato l’ennesima frana sulla SPexSS92 al km 162+300, arteria stradale principale del comune di Terranova di Pollino, “Città custode dell’arte zampognara”, ambìta meta turistica di montagna dove è possibile praticare vari sport e degustare specialità gastronomiche di qualità.
La corsia maggiormente interessata dallo smottamento è stata subito chiusa al traffico con delle barriere di restringimento, lasciando un’unica corsia per tutti e due i sensi di marcia. Quindi, una vera e propria situazione di pericolo considerando che l’unica corsia percorribile è a ridosso di una semi curva che ostacola la piena visibilità.
Qualche giorno dopo la chiusura della corsia, il sindaco Vincenzo Golia ha richiesto, tramite un telegramma indirizzato al presidente della Provincia di Potenza Giordano, l’installazione temporanea di un semaforo e il ripristino tempestivo della piattaforma stradale in vista dell’approssimarsi della stagione turistica estiva e, venerdì 19 maggio, l’ufficio tecnico ha inoltrato una segnalazione di grave dissesto al Prefetto, alla Protezione Civile, agli uffici regionali di competenza e alla Provincia.
Su più punti dell’arteria, che collega Terranova con gli altri paesi della Val Sarmento, vi sono crepe, spaccature, dislivelli e si nota anche un evidente spostamento del manto stradale, segni di un territorio franoso che necessita, oltre a doverosi interventi immediati, di un costante monitoraggio. Ci sono poi molte briglie (opere trasversali volte a consolidare l’alveo) danneggiate che evidenziano il totale stato di abbandono.

La causa del movimento franoso è da ricercarsi in diversi fattori; senza dubbio le forti e persistenti precipitazioni hanno prodotto un aumento della forza erosiva dovuto alla velocità dell’acqua del fiume sottostante, che trasporta i materiali verso il basso, da monte a valle, andando a modificare il territorio. Infatti, Salvatore Martorano, esperto geologo da sempre sensibile e molto attento alle problematiche geologiche presenti sul territorio, ci fa notare che l’acqua del fiume ad un certo punto si dirama e scorre con prepotenza verso la base del versante interessato dalla frana alterandone gli equilibri; pertanto, è di fondamentale importanza agire rapidamente con interventi di messa in sicurezza mirati soprattutto in alveo.
Sulla SS92 (attuale SPexSS92) sono stati spesi milioni e milioni di vecchie lire, tanto che, negli anni ‘90, la chiamavano la strada dell’oro, gli anni dell’inchiesta, gli anni in cui Anas venne coinvolta nella vicenda di tangentopoli e si ebbero clamorosi arresti per presunte tangenti su lavori di pronti interventi. Furono coinvolti nella vicenda l’ingegnere Napoli, capo compartimento Anas, e Tagliente, proprietario dell’impresa che seguiva i lavori. Lunghi anni di politiche stradali sbagliate hanno compromesso la viabilità di questo piccolo e grazioso borgo. Era stato creato un importante progetto per eludere i tratti franosi, il quale avrebbe migliorato il tenore di vita del paese che avrebbe così potuto godere di una strada agevole e priva del gravoso pericolo di frane. Il progetto era stato redatto nel lontano 1980 e prevedeva una scorrevole fondovalle da Terranova al bivio di Cersosimo. Qualcosa però è andato storto e la popolazione ne paga tuttora drammaticamente le conseguenze.
Durante i primi anni del 2000, con il processo di regionalizzazione di una parte della rete stradale, ci fu il passaggio delle funzioni relative alla SS92 dall’Anas alla Provincia di Potenza. Fu proprio allora che la SS92 prese il nome di SPexSS92.
Le frane si sono spesso verificate durante i periodi piovosi, ma si teme, alla luce di quello che è accaduto in Emilia-Romagna, che possano aumentare, a causa dei terreni saturi di acqua, e provocare un crollo della strada con il conseguente isolamento di Terranova.
Il competente e bravo geologo Martorano ci spiega che: “Sebbene vi sia una diminuzione della piovosità annua, si verificano determinati eventi pluviometrici distribuiti in brevissimo tempo. Difatti, nel corso degli ultimi eventi meteorologici sono state registrate in 48 ore, presso il pluviometro di Monte Calvario di Terranova di Pollino, precipitazioni di oltre 120 millimetri. Dunque, i fenomeni che prima erano considerati eccezionali oggi sono sempre più frequenti.
I cambiamenti climatici sono delle variazioni cicliche che si verificano nel tempo e l’uomo, con il suo comportamento, ne accelera i processi”.
Non possiamo prevedere quando subiremo le conseguenze del prossimo disastro naturale, né quale sarà la sua entità, ma si può in qualche modo fare prevenzione quantomeno per limitare i danni.
Filomena Dattoli