I comuni di Calvera, Carbone, Chiaromonte, Fardella, San Severino Lucano-Mezzana e Teana, nel prossimo mese di agosto, a rotazione e per un’intera settimana, resteranno sprovvisti di guardia medica, attuale servizio di continuità assistenziale. I sindaci dei comuni del Serrapotamo, interessati dalla sospensione, hanno indirizzato una missiva ai vertici dell’Asp, all’assessore regionale alla Salute, Francesco Fanelli, ed al Prefetto di Potenza, Michele Campanaro.
L’Asp è arrivata a questa decisione per la carenza di medici con il dirottamento di professionisti nella cittadina sinnica che è la più popolosa delle sopracitate e che ha una posizione baricentrica, con immediato accesso alla strada Statale Sinnica. L’ Asp inoltre precisa, che per le urgenze si può fare riferimento al servizio offerto dal 118 e che presso il Presidio Ospediero di Chiaromonte è attivo tutti i giorni il Pronto Soccorso. Ricordiamo poi, che a San Severino Lucano, nella frazione Mezzana è operante il servizio del 118 con una postazione fissa. Ma a quanto pare tutto questo non è sufficiente per i sindaci dell’area, che proseguiranno nella loro battaglia.
Seguito pubblichiamo integralmente la nota dei sindaci inviata agli uffici dell’Asp.
“Apprendiamo con disappunto e preoccupazione la comunicazione in oggetto con la quale ci viene riferito che i Comuni di Calvera, Carbone, Chiaromonte, Fardella, San Severino Lucano-Mezzana e Teana, nel prossimo mese di agosto, a rotazione e per un’intera settimana, resteranno sprovvisti del servizio di continuità assistenziale (ex Guardia medica). L’intervenuta soppressione, resaci nota senza nessuna previa nostra consultazione ed efficace tra soli sette giorni, è una misura gravemente lesiva del diritto all’assistenza sanitaria continuativa, espressione del diritto alla salute, come noto, costituzionalmente garantito.
I Paesi che amministriamo sono già purtroppo privi di presidio ospedaliero e rimanere sprovvisti, nei giorni festivi nonché durante la sera e la notte, di qualsivoglia assistenza medica potrebbe creare ritardi irrimediabilmente lesivi della salute e della stessa vita. Contrariamente a quanto riportato nella comunicazione in oggetto, nel mese di agosto, i menzionati Paesi raddoppiano la loro popolazione con conseguente venir meno dell’espressa giustificazione di tutela nei confronti di Comuni più popolosi degli altri nel Circondario. Il diritto di tutela della salute e di assistenza sanitaria deve essere garantito a ciascuna comunità e non può essere “ridotto” ad un mero fattore demografico. La decisione in oggetto sarebbe sicuramente contestata nelle nostre Comunità, che già vivono la lontananza dagli Ospedali; l’eliminazione della Guardia Medica, nella settimana indicata, comporterebbe un inevitabile incremento delle telefonate al 118, con conseguente impossibilità oggettiva di lavorare bene ed in modo proficuo. Vi chiediamo, pertanto, di valutare una soluzione alternativa che possa assicurare l’assistenza continuativa a tutti i Paesi da noi amministrati”.