Musicista appassionata, formata in ambito classico con diversi anni di esperienza in orchestra, formazioni cameristiche. spettacoli teatrali. Recita così
il curriculum della violinista Rosita Tristano, lucana, nata a Tricarico, vissuta per molti anni a Pomarico in provincia di Matera, da sette anni con residenza a Monza, Rosita Tristano Valente artista ormai conosciuta a livello nazionale e internazionale. Per lei ultima collaborazione con l’Orchestra da Camera di Lugano sotto la direzione del Maestro Stefano Bazzi (ottobre 2022). In giro sempre per l’Italia con vari appuntamenti di recente con l’Orchestra Campana sotto la direzione del Maestro Giulio Marazia per il festival Musical Square presso il Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, di giugno 2023. La sua forte vena artistica e musicale la porta sempre e di continuo ad esplorare nuove terre artistiche con diversi sentimenti ed emozioni. Nell’attualità c’è il primo tentativo con la musica Klezmer (musica ebraica) un caleidoscopio di passioni con cui si diletta ad acquisire un nuovo livello di fraseggio sul violino.
L’ultima sua esibizione attraverso i paesaggi della sua Pomarico con un’esecuzione musicale eccellente e di grande richiamo. Una artista semplice e fedele alle sue identità:
Mi ha fatto piacere girare il video a Pomarico perché per quanto ci si possa allontanare dalle proprie origini in fondo ad esse sempre si ritorna e perché non farlo in modi sempre diversi?
Una esperienza musicale pare molto legata alla terra natia, quasi per rispondere con i versi poetici del nostro Rocco Scotellaro: “La terra mi tiene”:
La terra, si, mi ha sostenuto e per terra intendo i luoghi e le persone.
Un percorso musicale che veste diversi abiti musicali, ma alla fine qual è quello migliore per una giovane artista con le sue caratteristiche?
La musica per me è sempre ricerca: di un linguaggio, di un atteggiamento mentale, un modo per uscire da chi sono io. Grazie ad essa scopro modi potenziali di essere. Per questo la musica è un mondo che se curi ogni giorno sarà sempre un posto in cui andare per capire o scoprire chi sei.
Chi è adesso Rosita Tristano in musica?
Continuo con la classica ma ho la necessità di fonderla con altri linguaggi come ad esempio sto facendo con un nuovo progetto che mi vede parte di un quartetto semiclassico.
La musica può diventare un richiamo a restare nella terra di Basilicata?
Andare o rimanere è “l’essere o non essere” di molti giovani del sud, non solo musicisti. La musica da sola non può fare nulla in nessuna parte del mondo. Invece all’interno di un contesto culturale che la supporta può fare tanto a stimolare giovani ed adulti a creare opportunità nel luogo d’origine, in questo caso in Basilicata. D’altra parte sostengo anche l’allontanamento dalle origini, perché conoscere altri mondi e modi di esistere serve a non chiudersi in un unico modo di fare qualsiasi cosa, anche cultura.
Basilicata è solo terra di nostalgia oppure terra da portare con se sempre?
La terra in cui nasci è come la famiglia da cui provieni, di entrambe puoi avere bei ricordi o negativi e scegliere di continuare ad avere un legame con esse o meno. Quello che non può cambiare è che tu da lì provieni e da lì che inizia la tua storia inevitabilmente. Quindi per me la mia terra è un luogo non da portare sempre con me, ma che viene sempre con me.
Si dice sempre che la musica scaccia l’odio da coloro che sono senza amore, consola coloro che piangono perché in fondo vogliono ritornare. Del resto tutti hanno nel petto un violino, probabilmente abbiamo perso l’archetto che Rosita Tristano ha ritrovato per utilizzarlo e per unire quotidianamente l’astratto con il concreto