Dal 23 al 27 agosto, la comunità di Francavilla in Sinni rende omaggio alla Madonna di Pompei, che venera da più di un secolo, con solenni festeggiamenti. Organizzata dalla Parrocchia “Presentazione Beata Vergine Maria”, dal Comitato Festa e dal Consiglio Pastorale con il patrocinio del Comune di Francavilla in Sinni, la festa si compone di cinque giornate nelle quali si alternano momenti di religiosità e momenti culturali. Il parroco don Nicola Caino ci presenta il programma ricco di eventi e ci racconta la storia di questa celebrazione. Il programma religioso è cominciato mercoledì con il Santo Rosario meditato e la Santa Messa, seguiti dal Triduo. Venerdì, il concerto nella Chiesa Madre di “Canto Minimo”, un gruppo che propone la canzone popolare lucana tra preghiere e storie d’amore, aprirà il programma civile. Il recital vedrà alla chitarra Graziano Accinni e alla voce Giuseppe Forestiero.
Ma la festa vera e propria inizierà sabato, quando la statua della Madonna del Rosario sarà portata in processione per le vie del paese accompagnata dal suono delle campane e della banda musicale. Dopo ben ventiquattro anni ritornerà nel grazioso borgo Mons. Tommaso Caputo, arcivescovo prelato di Pompei, che presiederà il Solenne Pontificale, manifestando il suo sostegno. La sua presenza è un segno di vicinanza e di amicizia tra Francavilla e la città della Madonna del Santo Rosario, Pompei. La serata proseguirà con uno spettacolo pirotecnico e un concerto di musica folk a cura del gruppo “Dirrupa Sound 2.0”. La festa entrerà, poi, nel vivo domenica. All’alba, tra le campane che suoneranno festose, e i devoti che cammineranno lungo le vie principali e quelle rurali del paese, la statua raggiungerà la cappella, dove la Madonna ha la sua dimora. I festeggiamenti si concluderanno con i fuochi d’artificio e una serata danzante con la “Midi Orchestra Liscio”.
La festa della Madonna di Pompei ha origini antiche ed è molto sentita dai fedeli. Ogni agosto, anima Francavilla. La statua della Madonna, che risiede in un santuario in montagna, viene accompagnata in paese la prima domenica del mese. Qui rimane per tre settimane, durante le quali si celebrano messe e rosari, e la quarta domenica fa ritorno alla sua cappella.
La cappella della Madonna di Pompei fu voluta dal sacerdote Messuti nel 1899, verso la fine del 1800. Egli costruì la cappella in un terreno di sua proprietà, in contrada San Biase, affinché anche in campagna i contadini potessero avere un luogo di culto, e vi pose una statua della Vergine di Pompei, seguendo l’esempio di Bartolo Longo che, in quel tempo, promuoveva e diffondeva la sua devozione.
Nel 1999, la cappella della Madonna di Pompei ha celebrato il suo primo secolo di vita e di fede. Un anniversario memorabile che ha visto la partecipazione di Mons. Francesco Saverio Toppi, arcivescovo prelato di Pompei.
La festa della Madonna del Rosario è, sicuramente, un’occasione per vivere la religione e la tradizione in un clima di gioia e di condivisione. Un evento importante e imperdibile.
Un doveroso ringraziamento va a don Nicola Caino per averci raccontato la storia di questa splendida celebrazione, cara a molti devoti.
Filomena Dattoli